Un grave lutto ha colpito oggi il mondo del calcio, morto Sándor Puhl: fu l’arbitro più noto al mondo negli anni Novanta.
Il fischietto arbitrale Sándor Puhl, che è stato eletto quattro volte miglior arbitro del mondo, ha arbitrato una finale di Coppa del Mondo e una finale di Champions League, è morto all’età di 65 anni. Era noto soprattutto per essere stato l’arbitro della finale della Coppa del Mondo FIFA 1994 tra Brasile e Italia negli Stati Uniti, senza commettere gravi errori. Aveva anche arbitrato la finale persa dalla Juventus contro il Borussia Dortmund del 1993 in Coppa Uefa.
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Nel 1996, ha arbitrato la semifinale Inghilterra-Germania ai Campionati Europei, dopo di che la stella inglese Paul Gascoigne, secondo quanto riferito, gli ha dato la sua maglia in segno di rispetto, nonostante la sconfitta inglese. Quindi è tornato ad arbitrare la Juventus, nuovamente contro il Borussia Dortmund e nuovamente in una sconfitta. Era il 1997 e le due squadre si affrontavano in finale di Champions League.
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La morte di Sándor Puhl, arbitro simbolo di un calcio che non c’è più
La Federazione internazionale di storia e statistica del calcio (IFFHS) lo ha eletto miglior arbitro dell’anno per quattro volte di seguito tra il 1994 e il 1997. Dopo il suo ritiro, l’arbitro ha ricoperto diversi incarichi nella Federcalcio ungherese (MLSZ), in particolare come vicepresidente della MLSZ tra il 2000 e il 2006. Dal 2010 è stato vicepresidente del Comitato arbitrale della MLSZ.
Fino a mesi prima della sua morte, era apparso regolarmente sul principale canale televisivo sportivo ungherese come esperto. Sebbene fosse stato recentemente infettato dal Coronavirus con conseguente ricovero in ospedale, non ci sono informazioni divulgate sulla causa della sua morte. Per tale ragione, non è chiaro se l’ex arbitro ungherese sia morto a causa dei postumi della malattia.