I personaggi legati alla scomparsa della piccola Denise Pipitone, Battista Della Chiave testimone: cosa disse all’epoca.
Il caso della scomparsa della piccola Denise Pipitone, avvenuto a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, ormai 17 anni fa, è diventato prepotentemente mediatico. Intorno a questa vicenda, nel corso degli anni, si è molto discusso e sono emersi personaggi che hanno avuto a loro modo un ruolo chiave. Un velo di omertà ha sempre accompagnato il mistero di questa scomparsa.
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Uno dei ruoli recentemente emersi in questa vicenda è quello di Felice Grieco, la guardia giurata che il primo ottobre del 2004, quindi un mese dopo la scomparsa di Denise, immortalò in un video, girato alla stazione di Milano, una bambina che assomigliava alla piccola scomparsa da Mazara del Vallo. Un altro ruolo chiave è quello dell’avvocato Giacomo Frazzitta. Questi ha fatto sì che l’attenzione mediatica non si abbassasse.
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Battista Della Chiave testimone nell’inchiesta sulla scomparsa di Denise Pipitone
Nella vicenda sono più volte emerse situazioni molto al limite e strane, come quella che riguarda uno dei testimoni, che è venuto a mancare e che era sordomuto. La sua testimonianza, secondo quanto sostiene la trasmissione ‘Chi l’ha visto?’, all’epoca potrebbe essere stata fraintesa. Un perito del programma in onda il mercoledì sera su Raitre ne è certo: “La persona sorda in questione capiva male l’interprete. Non c’è stato un adeguamento dialettale”.
In sostanza, quella testimonianza – che in base alla traduzione dell’epoca sembra molto confusa – appare in realtà molto lineare: “Hanno rapito la bambina, superato un cavalcavia e la piccola sarebbe stata portata con una motocicletta e poi nascosta dentro una barca con i remi sotto una coperta e sono andati via”. Battista Della Chiave avrebbe poi spiegato che la bambina piangeva, ma nonostante tutto sarebbe stata lasciata da sola. E aggiunge che avrebbe voluto sparare all’uomo che l’aveva rapito, ma sapeva che questo era fuorilegge.