Novità in arrivo sul Bonus vacanze: sarà possibile chiedere sconti direttamente nelle agenzie di viaggio e presso i tour operator
L’estate è ormai alle porte e per rilanciare il comparto del turismo, che nell’auspicio del Ministro competente, Massimo Garavaglia, dovrebbe fungere da volano della ripresa economica del nostro Paese (“che il turismo sia il primo settore che riparte nell’anno di ripartenza affinché dia il maggior contributo alla crescita del Pil”), sono in arrivo delle novità in relazione al Bonus vacanze: la misura, finanziata lo scorso anno con 2.6 miliardi, è stata in larga parte inutilizzata e ora si punta ad allargarla rendendo possibile chiedere sconti direttamente nelle agenzie di viaggio e presso i tour operator. La novità, a quanto si apprende, sarà inserita nel Decreto Legge “Sostegni bis”. Tra le ipotesi, anche quella di estendere la proroga per l’utilizzo del voucher alle nuove richieste: attualmente, infatti, può usufruire del Bonus solo chi ne ha fatto domanda entro il 2020.
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Intanto, secondo un sondaggio di Confturismo-Confcommercio e Swg, sono quasi 9 milioni gli italiani che hanno già scelto quando e dove andare in vacanza mentre sono 16 milioni, tra chi ancora deve decidere e chi rinuncerà, quelli che mancano all’appello rispetto ai tempi pre-Covid. L’80% dei connazionali resterà in Italia privilegiando mete balneari come la Puglia e la Sardegna ma anche la Toscana.
Bonus vacanze, in arrivo l’estensione del beneficio.
“Il 2020 si è chiuso con una perdita di 233 milioni di presenze, equivalente a un calo medio del 53.4%, con punte in alcune località oltre l’80%”, e il 2021 è iniziato con “un ulteriore peggioramento. Nei primi 4 mesi le presenze dei turisti negli esercizi ricettivi sono calate dell’85.6%”: è il grido d’allarme lanciato dal Presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, che pertanto ha chiesto di consentire ai cittadini di ricevere la seconda dose di vaccino anti-Covid in vacanza oltre alla proroga delle moratorie sui mutui e a garanzie sui prestiti. Mentre, secondo quanto merge dall’indagine Svimez-Centro Studi delle Camere di Commercio “Guglielmo Tagliacarne”-Unioncamere, condotta su un campione di 4 mila imprese manifatturiere e dei servizi tra 5 e 499 addetti, 73.200 imprese italiane tra 5 e 499 addetti, il 15% del totale, di cui quasi 20 mila nel Mezzogiorno (19.900) e 17.500 al Centro, sono a forte rischio di espulsione dal mercato.
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Nel frattempo, la Coldiretti, sulla base dei dati di Bankitalia, stima in 11 miliardi, per alloggio, cibo, trasporti, divertimento e shopping, il volume d’affari potrebbe generarsi dopo l’eliminazione dell’obbligo della quarantena per 28 milioni di stranieri provenienti da Ue, area Schengen, Gran Bretagna e Israele. Una vera e propria manna per il comparto dopo il crollo di arrivi del 43% della scorsa estate: se ne avvantaggeranno soprattutto le città d’arte e gli oltre 24.000 agriturismi. “La decontribuzione è una modalità fondamentale per far ripartire il turismo perché non c’è ristoro o indennizzo che tenga. Vedrete che nel decreto c’è per il settore una risposta molto importante anche dal punto di vista dell’entità”, ha assicurato il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia.