Fiorentina-Napoli: Tabellino e Highlights – Il Napoli a Firenze è chiamato a vincere per poter continuare a sperare in un piazzamento in Champions League, mantenendo almeno il quarto posto in classifica. La Fiorentina non ha invece grandi pretese per questo finale di stagione, perché la squadra di Giuseppe Iachini, dopo aver ottenuto il pareggio con il Cagliari, è matematicamente salva. Entrambi gli allenatori puntano sui loro attaccanti più in forma, Vlahovic per i viola e Osimhen per il Napoli, con il 3-5-2 di Iachini che fronteggia il tradizionale 4-2-3-1 di Gattuso. La partita è più equilibrata di quanto ci si possa aspettare dalle motivazioni delle singole formazioni. La Fiorentina gioca e non ha paura di proporsi in avanti, soprattutto con Ribery e Vlahovic. Il serbo si riconferma vivere uno stato di grazia della sua carriera, con un continuo movimento in ogni zona del campo, sia per mettersi nelle migliori condizioni di segnare, sia per rientrare e sacrificarsi insieme al resto della squadra in copertura. Proprio il centravanti viola riesce di testa a superare Meret, ma la rete dei padroni di casa viene annullata prontamente dall’assistente dell’arbitro Rosario Abisso. Il Napoli, costretto a vincere, tende spesso a scoprirsi nella propria retroguardia, lasciando ghiotte porzioni di campo agli avversari. Terracciano è comunque bravo a opporsi alle conclusioni di Fabian Ruiz e Zielinski, ma l’occasione più grande per il Napoli arriverà solo al 33′, quando con un calcio di punizione dal limite sarà Insigne a colpire la traversa. Tiro perfetto a giro, ma a portiere battuto è il legno a negare il vantaggio per i partenopei. Sfortunato il capitano azzurro, un palo che si aggiunge ai cinque colpiti già nell’arco di questa stagione. La Fiorentina quindi tiene in difesa, anche se la formazione di Iachini non ha rinunciato a cercare il gol. Dura fronteggiare la pressione continua della squadra di Gattuso, ma con il passare dei minuti la manovra del Napoli sarà sempre più nervosa, con la continua caccia al gol che non arriva. Il tempo passa e il risultato non si sblocca, tanto che al termine della prima frazione di gioco l’umore dei giocatori viola e quello dei partenopei sarà assai diverso. Ora Gattuso potrebbe aver necessità di cambiare qualcosa, già all’inizio della ripresa, mentre Iachini ha invitato più volte i suoi a mantenere la concentrazione fino alla fine della partita, perché ai partenopei basta una distrazione degli avversari per poter fare la differenza. i padroni di casa sono però stati bravi a coprirsi fino all’intervallo, difendendo bene e neutralizzando i tentativi di Osimhen e compagni, che difficilmente sono arrivati alla conclusione senza subire la pressione della difesa viola.
Dopo l’intervallo riprende la partita per il secondo tempo senza che però vi siano avvicendamenti in campo per nessuna delle due squadre. La Fiorentina sembra fare meno pressione rispetto al primo tempo, abbassando anche il baricentro. I ritmi sono però più alti, con il Napoli che arriva al tiro verso la porta di Terracciano con Politano, ma è bravo l’estremo difensore dei padroni di casa a neutralizzare. Il match si accende improvvisamente al 53′ perché per un paio di cartellini e decisioni arbitrali protestano a lungo sia i calciatori della Fiorentina, sia quelli del Napoli, nei confronti di Abisso. Al controllo del Var, dopo le ammonizioni di Caceres e Hysaj, oltre quella del portiere viola Dragowski che protestava dalla panchina, il direttore di gara assegna un calcio di rigore al Napoli, per una trattenuta di maglia da parte di Milenkovic. Insigne dal dischetto degli undici metri sbaglia a calciare la massima punizione, ma riesce a battere tranquillamente a rete sulla respinta, esattamente come il giorno prima aveva fatto Ronaldo dal dischetto contro l’Inter (partita poi vinta dalla Juventus per 3-2). La Fiorentina è così costretta a reagire, dopo aver dato egregiamente battaglia per quasi un’ora di gioco, a dispetto dell’assenza di chiari obiettivi di classifica. Il Napoli, come comanda Gattuso, può ora permettersi di giocare in contropiede ed è proprio in occasione di una di queste ripartenze che Insigne colpisce un altro palo, per quanto il capitano dei partenopei non si sia lasciato scoraggiare dal tentativo fallito. Un’altra partita importante e determinante per lui, anche con la rete che fino a questo momento sta decidendo la partita. Sarà però un’apertura molto intelligente di Osimhen dal fondo a suggellare la partita a favore per i partenopei al 67′, perché pescando Zielinski in buona posizione dal limite dell’area di rigore, il tiro del trequartista polacco, anche grazie a una decisiva deviazione di un giocatore viola, riesce a mettere a segno il raddoppio. Sul tabellino della gara sarà poi Venuti a farsi carico dell’autogol, ma agli uomini di Gattuso questa statistica cambia poco. Una rete che a questo punto della partita, nonostante il rammarico e le proteste dei viola, sembra definitivamente far deporre la armi ai giocatori di Iachini. Non ci saranno altri episodi degni di nota nell’ultimo quarto d’ora di gara, se non una lunga serie di cambi per entrambe le formazioni. Al triplice fischio di Abisso, nonostante un inizio di gara ostico, Gattuso può così congratularsi con i suoi per la vittoria preziosa appena conseguita. Ne servirà un’altra, contro l’Hellas Verona nell’ultima giornata di campionato, e per i partenopei sarà ufficiale e certo il ritorno in Champions League.
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Reti: Insigne 56′, Venuti (A) 67′
Fiorentina (3-5-2): Terracciano, Caceres, Pezzella, Milenkovic, Biraghi (Igor 66′), Castrovilli (Eysseric 66′), Pulgar, Bonaventura (Callejon 77′), Venuti, Ribery (Kouame 83′), Vlahovic.
Allenatore: Giuseppe Iachini
Napoli (4-2-3-1): Meret, Hysaj, Rrahmani, Manolas, Di Lorenzo, Bakayoko, Fabian Ruiz, Insigne, Zielinski (Mertens 77′), Politano (Lozano 77′), Osimhen (Petagna 84′).
Allenatore: Gennaro Gattuso
Arbitro: Rosario Abisso
Ammoniti: Rrahmani, Milenkovic, Ribery, Caceres, Hysaj, Castrovilli, Contini, Pezzella
Espulsi: Dragowski
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