Juventus-Inter: Tabellino e Highlights – L’Inter campione d’Italia fa visita alla Juventus nell’anticipo della 37esima giornata di campionato, quando lo scontro diretto tanto sentito non vale più la vittoria di un titolo né un particolare significato in termini di classifica, se non il tenere vive le speranze della Juventus per un piazzamento in Champions League a fine stagione. L’obiettivo non dipende però più solo dai bianconeri, ma soprattutto dalle partite di Napoli e Milan, dato che anche l’Atalanta battendo il Genoa per 4-3 a Marassi è riuscita dopo l’Inter a conquistare matematicamente la partecipazione alla prossima edizione della massima competizione europea. A ogni modo Pirlo e Conte schierano i loro uomini migliori, anche perché lo stesso tecnico dell’Inter è solleticato dalla possibilità di estromettere i rivali della sua ex squadra dalla coppa più importante. I ritmi non sono altissimi, per quanto i padroni di casa giochino con Ronaldo e Kulusevski come coppia d’attaccanti, con lo svedese preferito a Dybala all’ultimo minuto, mentre gli ospiti possono continuare a fare affidamento sulla LuLa, con Lukaku e Lautaro Martinez che sono tenuti a giocare come titolari ancora una volta, data l’assenza di Sanchez per infortunio. L’Inter preferisce il solito approccio attendista, confidando nelle ripartenze favorite dal centravanti belga, sia per velocità, sia per il gioco di sponda. Lautaro ingaggia più volte De Ligt nella sfida, ma il difensore olandese bianconero riesce a neutralizzare l’argentino nel corso di tutta la prima frazione di gioco. La sfida sembra abbastanza equilibrata, almeno nel primo quarto d’ora di gioco, poi sono i padroni di casa a spingere con maggiore convinzione e costanza, grazie soprattutto agli sforzi di Cuadrado e Chiesa sulle fasce, oltre ai continui movimenti in avanti dello stesso Kulusevski. La difesa nerazzurra riesce a difendersi senza particolari affanni, almeno fino al 24′, quando su calcio piazzato è una trattenuta di Darmian su Chiellini a essere rilevata dal Var, spingendo Calvarese ad assegnare il rigore alla Juve. Cristiano Ronaldo dal dischetto degli undici metri nella conclusione sarà inizialmente neutralizzato dall’intervento di Handanovic sulla linea di porta, ma poi è lo stesso portoghese a ribadire in porta, mettendo a segno l’1-0. Dopo il gol subito l’Inter decide allora di rialzare il baricentro, provando soprattutto con Hakimi e Lautaro Martinez a sorprendere la difesa dei padroni di casa. Per una decina di minuti i tentativi, soprattutto in contropiede, sono vani, ma poi è un pestone di De Ligt ai danni dell’attaccante argentino a convincere il direttore di gara ad assegnare un calcio di rigore ai nerazzurri al 35′. Lukaku dal dischetto non sbaglia e riporta il punteggio in parità. Per quanto si è visto nella prima frazione di gioco l’1-1 sembra il punteggio più giusto, ma proprio nell’ultima azione del primo tempo è un tiro di Cuadrado, deviato da Eriksen, a battere un Handanovic sorpreso dalla traiettoria di un tiro diventato improvvisamente beffardo. Le squadre rientrano così negli spogliatoi dopo la prima frazione di gioco con la Juventus in vantaggio, anche se il match non è affatto chiuso.
Nel secondo tempo, per dare maggiore vivacità alla manovra nerazzurra, Conte sostituisce Darmian per fare spazio all’esterno croato Perisic, mentre Pirlo preferisce proseguire con gli stessi undici iniziali. La ripresa non è particolarmente emozionante, con la gara che sembra aver ritrovato un suo equilibrio. Più propositiva l’Inter in questa fase, più appostata dietro la linea del pallone la Juventus, che prova a contenere le iniziative degli avversari. Al 56′ per un intervento falloso sull’attaccante belga di Conte, Bentancur viene però sanzionato da Calvarese con un secondo cartellino giallo che viene giudicato troppo esagerato per il tipo di intervento da tutta la panchina bianconera, con lo stesso Pirlo incredulo per la decisione arbitrale presa. La Juventus rimane così in dieci quando ancora manca una mezz’ora abbondante di gioco prima del triplice fischio. Il tecnico dei padroni di casa decide così di sostituire Kulusevski per fare spazio a McKennie, un tipo di giocatore che può occupare meglio la mediana, anche in fase di copertura. Il giovane talento svedese aveva comunque giocato un’ottima partita, facendo un lavoro di sacrificio anche nello schermare Brozovic e le sue linee di passaggio per i compagni, da sempre fonte del gioco nerazzurro. La Juventus non riesce però a ripartire e con l’inferiorità numerica rischia ora di farsi schiacciare nella propria metà campo. Dentro quindi Morata al posto di Cristiano Ronaldo, non avendo Pirlo altre alternative, e dentro Demiral al posto di Chiesa, che comunque aveva già fatto tantissimo nei settanta minuti giocati. Dopo un paio di minuti è di nuovo Conte a effettuare un cambio, stavolta per inserire Sensi al posto di un esausto Eriksen. Nell’ultimo quarto d’ora, forti della superiorità numerica, i nerazzurri continuano a spingere, ma sono in particolare Chiellini e De Ligt capaci di difendere la porta di Szczesny con le unghie e con i denti dai tentativi di pareggiare di Lautaro Martinez e compagni. La Juventus non riesce nel finale a uscire dalla propria metà campo, se non dalla propria area di rigore. Nel finale prima è Vecino, appena entrato, a provarci con un colpo di testa ravvicinato che viene con grande bravura neutralizzato dal portiere polacco dei bianconeri. Poi è una trattenuta in area tra Chiellini e Lukaku a condizionare quello che sarebbe il secondo gol dei nerazzurri. Il difensore bianconero protesta per una spinta subita, ma è il belga ad essere trattenuto dall’avversario. Calvarese dopo aver rivisto le immagini, perché richiamato dal Var, convalida la rete del 2-2, un gol che non fa alcuna differenza per l’Inter, ma ne fa tantissima per la Juve, che incassa così l’autogol del capitano Chiellini. La partita all’88 sembra segnata, invece con l’ennesima accelerazione è ancora una volta Cuadrado a risultare decisivo. Raggiunge il fondo e viene abbattuto da Perisic. Subito fischiato dal direttore di gara calcio di rigore, l’ennesimo. Senza Ronaldo in campo, è lo stesso giocatore colombiano a battere dal dischetto e a superare Handanovic sulla sua destra. Tutto merito dell’esterno bianconero un 3-2 che pesa tantissimo sulla classifica bianconera, con l’Inter che è costretta nuovamente a inseguire nel punteggio. Assalto finale dei nerazzurri in quattro minuti di recupero, ma la Juventus tiene e, ripartendo in contropiede, costringe Brozovic a un intervento che gli costerà il rosso, facendo finire anche la squadra di Conte in dieci. Dopo tantissimi episodi e tanto sudore con questa vittoria la Juventus può ancora sperare in un piazzamento in Champions, ma tutto dipenderà dalle partite che domani giocheranno Napoli e Milan, fino all’ultima giornata decisiva.
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Reti: Ronaldo 24′, Lukaku 35′, Cuadrado 45′, Chiellini (A) 83′, Cuadrado 88′
Juventus (4-4-2): Szczesny, Alex Sandro, Chiellini, De Ligt, Danilo, Chiesa (Demiral 70′), Rabiot, Bentancur, Cuadrado, Kulusevski (McKennie 58′), Ronaldo (Morata 70′).
Allenatore: Andrea Pirlo
Inter (3-5-2): Handanovic, Bastoni (Vecino 80′), De Vrij, Skriniar, Darmian (Perisic 46′), Eriksen (Sensi 73′), Brozovic, Barella, Hakimi, Lautaro Martinez, Lukaku.
Allenatore: Antonio Conte
Arbitro: Gianpaolo Calvarese
Ammoniti: Kulusevski, Bentancur, Darmian, Lautaro Martinez, Bastoni, Chiellini, Brozovic, Cuadrado
Espulsi: Bentancur, Brozovic
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