Continua la flessione della curva epidemica del Covid, tuttavia il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, invita alla prudenza
“Decrescita della curva del contagio lenta ma progressiva in tutte le Regioni“, ha evidenziato il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, commentando il monitoraggio settimanale dell’andamento della curva epidemica del Covid. “Scende da 41 a 40 anni l’età media dei casi e la decrescita si rileva anche tra i 0-9 anni. Calo maggiore negli anziani per effetto delle vaccinazioni. L’occupazione delle terapie intensive è al 23% (27% la settimana scorsa) e degli ospedali al 24% (era 29%)”, ha precisato Brusaferro invitando, però, alla massima cautela: “Spinta alle vaccinazioni e mantenere prudenza. Coprifuoco? Superarlo con progressività”.
Cala ancora, dopo tre settimane di aumento, l’indice di trasmissibilità Rt in Italia. Nell’ultima settimana si attesta a 0.86 contro 0,89 della scorsa settimana: è quanto è emerso dalla riunione della cabina di regia Ministero-Iss-Regioni per la valutazione dei dati. Nessuna regione è a “rischio alto”, 4 sono a rischio moderato, “basso” per le altre. Solo Umbria e Molise hanno un Rt sopra a 1. Lombardia, Toscana e Calabria sopra soglia critica per ricoveri. Anche l’incidenza risulta in calo, tornata sotto quota 100 casi su 100 mila abitanti da ottobre scorso.
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In calo anche i nuovi casi di coronavirus nelle ultime 24 ore, 7.567, rispetto ai 8.085 del giorno precedente, così come i decessi, 182 contro i 201 di giovedì). 298.186 i tamponi analizzati mentre il tasso di positività si attesta al 2.5%, in lieve discesa dal 2.8% dell’altro ieri. In diminuzione i ricoveri ordinari (-558) e quelli nelle terapie intensive (-33). Le persone guarite sono 3.683.189 in totale.
Sono 3.476.377 gli over 80, secondo quanto si legge nel report settimanale divulgato dalla struttura commissariale, che sono completamente vaccinati in Italia, il 76.87% della relativa platea. Nello specifico, gli over 80 ad aver ricevuto la prima dose sono 4.002.914, pari all’88.51%, mentre sono ancora in attesa della prima dose 519.666 ultraottantenni, pari a 11.49% del totale. 1.228.783, pari al 20.40% del totale, le persone nel range anagrafico 70-79 anni ad aver ricevuto il richiamo.
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Intanto appello del Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus: “Non vaccinate i bambini ma date le dosi a Covax”, il programma di cooperazione internazionale per garantire l’accesso ai vaccini anti-Covid ai Paesi più poveri. La scelta di dare priorità all’immunizzazione degli adulti nei Paesi più poveri, secondo l’OMS, potrebbe risparmiare molte più vite di quanto avverrebbe vaccinando i bambini nei Paesi sviluppati. Il Covid ha già ucciso 3.3 milioni di persone e il secondo anno di pandemia, ha ammonito Ghebreyesus, sarà più letale del primo.
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