Il Premier israeliano fa la voce grossa: “Hamas pagherà un prezzo alto e questa operazione continuerà finché sarà necessario”
Nonostante gli appelli alla calma e alla de-escalation, ultimo in ordine di tempo quello del Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, continuano i lanci di missili da parte dei miliziani di Hamas, il movimento palestinese che controlla la Striscia di Gaza, così come i raid israeliani, con il rischio di un allargamento ad altri attori, come il confinante Libano, del conflitto in corso che diventa sempre più concreto: infatti, ieri notte, secondo quanto reso noto dall’esercito israeliano, sono stati lanciati tre razzi dal sud del “Paese dei Cedri” verso il Mar Mediterraneo, al largo delle coste della Galilea. Tuttavia, le sirene d’allarme non sono risuonate, come da prassi, in quanto i missili erano diretti verso aree disabitate: a lanciarli un gruppo palestinese e non i miliziani di Hezbollah, “il partito di Dio” filoiraniano.
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Intanto, il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu fa la voce grossa: “Hamas pagherà un “prezzo molto alto” per le sue azioni. Continueremo a fare quello che stiamo facendo con grande intensità. L’ultima parola non è ancora stata pronunciata e questa operazione continuerà finché sarà necessario“. Netanyahu ha poi aggiunto: “Daremo pieno sostegno alla polizia, alla polizia di frontiera e al resto delle forze di sicurezza per ripristinare la legge e l’ordine nelle città di Israele, non tollereremo l’anarchia“.
Il portavoce dell’esercito israeliano, Jonathan Conricus, ha reso noto che, contrariamente a quanto riportato dai media di tutto il mondo, “attualmente non ci sono truppe di terra all’interno della Striscia di Gaza. L’aviazione e le truppe di terra stanno attualmente conducendo attacchi mirati su obiettivi nella Striscia”, ha precisato Conricus.
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Nel frattempo, si aggrava il bilancio delle vittime dei bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza: secondo quanto comunicato dal locale Ministero della Salute, 115 morti, di cui 11 donne e 27 minorenni, e 600 feriti. Nelle ultime ore sono stati recuperati i corpi di un intero nucleo familiare, madre incinta, padre e 4 figli, “vittime collaterali” dei 160 caccia con la stella di David che nella notte hanno bombardato 150 obiettivi di Hamas nel Nord di Gaza prendendo di mira, in particolare, le infrastrutture sotterranee del movimento di resistenza islamica.
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