Ancora nessuna de-escalation del confitto tra Israele e Hamas che governa nella Striscia di Gaza. Si aggrava il bilancio delle vittime: 69 morti di cui 17 bambini
Non si fermano le ostilità tra Israele e Hamas, con il rischio sempre più concreto dello scoppio di una vera e propria guerra che infiammerebbe il già incandescente scacchiere mediorientale: da Gaza sono stati lanciati nella notte scorsa 130 razzi contro il Nord di Israele, dove sono risuonate le sirene, molti dei quali però intercettati dal sistema “Iron Dome” e 20 ricaduti all’interno della Striscia di Gaza.
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Lo “Tsahal“, l’esercito “con la stella di David”, secondo quanto reso noto da un portavoce militare, ha reagito compiendo nuovi raid che hanno preso di mira 600 obiettivi tra cui un tunnel, infrastrutture, la principale banca e centri di comando di Hamas, l’organizzazione paramilitare e politica che di fatto ha il controllo della Striscia. Intanto, oggi lo Stato Maggiore delle Forze Armate israeliane presenterà al governo i piani per un’eventuale invasione di terra della Striscia di Gaza.
Conflitto Israele-Gaza, si continua a combattere: 69 morti di cui 17 bambini. Biden: “Israele ha il diritto di difendersi”
Nel frattempo si aggrava il bilancio delle vittime che assomiglia sempre più a un bollettino di guerra: sette, tra cui un bimbo di 6 anni, quelle israeliane mentre, secondo il Ministero della Sanità di Gaza, i morti palestinesi sono 69 di cui 17 bambini. Ennesimo appello dell’Ambasciatore palestinese all’Onu, Mansour, affinché finalmente tacciano le armi: tuttavia, gli Stati Uniti hanno nuovamente bloccato l’adozione di una dichiarazione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, giudicandola “controproducente”, nel corso di una riunione a porte chiuse che potrebbe però essere seguita nei prossimi giorni da una nuova seduta pubblica. “I palestinesi hanno chiesto un incontro pubblico“, ha reso noto una fonte diplomatica, che potrebbe essere organizzato dalla Cina.
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“Israele ha il diritto di difendersi“: lo ha dichiarato il Presidente americano Joe Biden a proposito dell’escalation del conflitto tra israeliani e palestinesi. Il Presidente, secondo quanto comunicato dalla Casa Bianca, ha inoltre interloquito al telefono col Premier israeliano Benyamin Netanyahu per lanciare un appello affinché venga al più presto sancita la tregua. “Gerusalemme, una città così importante per i fedeli di tutto il mondo, deve essere un luogo di pace“, ha precisato Biden.