Granata per la salvezza, rossoneri per la Champions. Nicola ci crede
Torino-Milan, dove vederla
Torino-Milan, dove vederla
Torino-Milan, dove vederla – Stefano Pioli sa come tenere il suo gruppo unito. Una concentrazione da conservare fino al termine della stagione oltre la delusione per una sconfitta come quella contro la Lazio e oltre l’euforia per una vittoria come quella contro la Juventus all’Allianz Stadium nell’ultima partita di campionato disputata. Nonostante Zlatan Ibrahimovic sia costretto a un nuovo stop per l’infortunio rimediato al ginocchio sinistro e Mario Mandzukic non sia mai riuscito a integrarsi con il gruppo rossonero, il tecnico si affiderà ai suoi uomini più in forma, tornando a proporre un altro croato, Ante Rebic, nel ruolo di centravanti. La sfida con il Torino è infatti decisiva per continuare a conservare la speranza di un piazzamento in Champions League, mentre gli avversari allenati da Davide Nicola giocheranno in casa per provare a chiudere definitivamente i conti per il discorso salvezza, potendo così pianificare con maggiore tranquillità la prossima stagione (diretta tv dalle 20:45 su Sky Sport canale 202 e canale 252). Per la squadra di Urbano Cairo nelle ultime due partite è stato fondamentale il talento e soprattutto i gol di Vojvoda, che hanno ridato speranza ed entusiasmo all’ambiente. Va comunque detto che il Toro, ancora meglio del Milan, sia riuscito a mandare in gol ben 17 giocatori diversi della sua rosa, mentre il Diavolo si è fino a questo momento fermato a quota 16. Sicuramente in buona parte risultato di sperimentazione, ma anche una manifestazione statistica di un gruppo che gioca comunque in modo corale, nonostante i risultati siano stati spesso altalenanti. La fiducia nell’ambiente granata c’è, dal momento che con la vittoria la squadra di casa dovrebbe essere in grado di evitare brutti scherzi al termine della stagione. Per contro Pioli vuole che i suoi continuino a dare il massimo, anche perché dopo una stagione così sorprendente sarebbe un peccato bruciarsi proprio all’ultimo, quando mancano ormai quattro partite al termine della stagione.
Così in campo
In una sfida dove quindi ogni giocatore potrebbe essere fondamentale a livello di marcature, Nicola dovrebbe almeno in difesa, davanti al titolare Sirigu, affidarsi a un terzetto di retroguardia completamente inedito, con il solo Bremer come titolare fisso. Senza Nkoulou e Izzo il tecnico granata schiererà con tutta probabilità Buongiorno e Lyanco, ma sarà soprattutto la linea dei centrocampisti a dover fare un grande sacrificio in fase di ripiegamento e copertura nei confronti dei trequartisti rossoneri. In fase di possesso palla ci sarà ancora una volta Mandragora nel ruolo di regista, mentre Linetty e Baselli partiranno dal primo minuto nel ruolo di mezzali. Le fasce saranno invece affidate all’ex della gara Rodriguez sulla sinistra e a Singo a destra. Zaza con tutta probabilità dovrebbe essere il compagno di reparto del capitano Belotti. Nel Diavolo il tecnico Pioli potrà e dovrà invece necessariamente affidarsi ai soliti noti per poter espugnare lo stadio Grande Torino, tre punti che permetterebbero meglio ai rossoneri di gestire le arrembanti Napoli e Atalanta dopo lo scontro diretto vinto contro la Juventus di Andrea Pirlo. A porta Donnarumma, definito ancora una volta “un professionista” dallo stesso allenatore, nonostante le tante voci di mercato che sono tornate a circolare sul suo nome e un rinnovo sempre incerto. In difesa Kjaer e Tomori probabilissimi titolari, con Theo Hernandez e Calabria sulle fasce. Bennacer anche questa volta sarà il partner ideale di Kessie in mediana, mentre alle spalle di Rebic, dopo la grande prestazione sempre a Torino, ma all’Allianz Stadium tre giorni fa, giocherà al 99,9% Brahim Diaz, nuovamente come titolare. Al posto dello squalificato Saelemaekers ci sarà Castillejo, mentre largo a sinistra si riproporrà il trequartista turco Calhanoglu. Il Milan vuole così proseguire lungo la sua strada verso l’Europa che conta, ma il Torino è in fiducia. Conoscendo Nicola, quantomeno il Diavolo non avrà vita facile. «Il suo diktat sarà comunque quello di andare al massimo, anche se per quest’anno l’obiettivo massimo del Toro rimarrà la salvezza».
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