Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri non ha escluso la possibilità di inoculare il vaccino AstraZeneca anche alla popolazione maschile under 60
“Su AstraZeneca la fiducia è stata minata fin dai primi dati“. Così si è espresso, ospite a Rainews24, Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, sul vaccino anti-Covid dell’azienda anglo-svedese, contro cui l’Unione europea ha formalmente avviato un’azione legale per chiedere il rispetto degli obblighi contrattuali in relazione alla mancata consegna entro il primo trimestre 2021 di 90 milioni di dosi.
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Tuttavia, Sileri si è detto favorevole ad “aprire anche alla popolazione maschile under 60, fino a esaurimento progressivo delle scorte“, l’inoculazione del vaccino AstraZeneca mentre si è mostrato più prudente sulla questione del coprifuoco: “Non può essere eliminato oggi ma si possono riaprire i centri commerciali, ristoranti a pranzo e a cena al chiuso. Servono ancora due settimane per verificare le riaperture”. Infine, in merito alla richiesta avanzata dai Presidenti di Regione di sostituire il parametro dell’indice di trasmissibilità Rt con l’Rt ospedaliero nell’assegnazione dei “colori” che contraddistinguono i diversi livelli dell’incidenza dell’epidemia, ha sottolineato che al pari dell’indice Rt anche altri parametri dovranno avere un minor peso.
Sileri: “AstraZeneca anche alla popolazione maschile under 60”. Figliuolo: “Vaccini, allungare il passo”
Intanto, grazie soprattutto al vaccino AstraZeneca, secondo quanto accertato dall’istituto di statistica britannico, l’ONS, continua a calare la mortalità per Covid in Gran Bretagna dove la campagna vaccinale ha raggiunto 53.4 milioni di dosi somministrate. I decessi registrati in Inghilterra e Galles, al 23 aprile, fra gli over 50 (oltre il 90% vaccinati con una prima dose) sono stati inferiori del 96% rispetto al picco di gennaio dovuto alla “variante inglese”. Negli ultimi due mesi censiti il totale dei morti per qualsiasi causa è tornato al di sotto della media dei 5 anni pre-epidemia.
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“Abbiamo fatto molto ma dobbiamo allungare il passo. L’obiettivo è superare le 500.000 dosi al giorno entro giugno“: è il nuovo target fissato dal Commissario all’emergenza Covid, Generale Francesco Paolo Figliuolo, nel corso dell’intervista concessa al quotidiano “La Stampa”. Inoltre, il Commissario ha invitato a coinvolgere maggiormente i medici di base e le farmacie visto che al momento la mobilitazione dei medici di libera scelta non è omogenea nelle varie Regioni. “Se ogni medico inoculasse 10 vaccini al giorno, otterremmo 430.000 dosi in più cui si aggiungerebbero le 100 mila delle farmacie”, ha puntualizzato Figliuolo.