Tennis Madrid: cronaca della partita
Tennis Madrid: cronaca della partita – Il tennista italiano Matteo Berrettini va a disputare la sua prima finale di un Masters 1000 prestigioso come quello di Madrid, proprio la settimana prima degli Internazionali d’Italia, contro un tennista esperto come il tedesco Alexander Zverev, che in questa categoria ha alzato già tre trofei ed è fresco dell’eliminazione di lusso di Rafael Nadal, sconfitto proprio dal tedesco sulla terra rossa spagnola. Il talento azzurro nel corso della settimana si è comportato molto bene, dando prova di un netto miglioramento rispetto ai suoi ultimi tornei disputati e lasciando ben sperare per il proseguo della stagione e per lo stesso Master romano. La partita è tutt’altro che facile, almeno sulla carta, ma l’ottimo stato di forma di Berrettini è promettente anche per una sfida di questo blasone.
La partita riflette sin da subito l’ottima condizione di entrambi i giocatori, che preferiscono studiarsi che forzare i colpi, con tante variazioni nel tipo di gioco e con molti scambi prolungati dal fondo del campo. Risultato in bilico, almeno fino al settimo game, momento in cui Berrettini riesce a strappare all’avversario un ottimo break. Non basterà per portare a casa il set, perché subito dopo a Zverev riuscirà subito la conquista del controbreak. Nulla da fare quindi, almeno fino al risultato di vantaggio del tedesco per 5-4. Un vantaggio inutile, perché prima Berrettini riuscirà a portare l’avversario fino al tie break, poi, nonostante in questo si sia fatto rimontare di cinque punti, riuscirà abilmente a chiudere il set a suo favore con un ottima tenuta anche negli scambi decisivi, conquistando punti decisivi per aggiudicarsi il primo set. Il tedesco dovrà partire così da una posizione di scomodo svantaggio, dal momento in cui era riuscito a lottare almeno fino al tie break, sperando di strappare all’avversario la prima partita nel finale.
Nonostante la sua prestazione altalenante, Zverev riesce a mantenersi aggrappato nel punteggio a Berrettini anche nel secondo set, perché l’azzurro sembra in una condizione molto migliore rispetto al suo avversario. Giocate imprevedibili, coefficiente di difficoltà alto dei colpi, 22 vincenti. Il tedesco dalla sua ha 19 errori non forzati sulle spalle. Sorprende quindi come Zverev riesca a non lasciare fuggire nel risultato Berrettini. Si arriva sul 3-3, ma la parità è presente solo nel punteggio. Il tennista italiano prende spesso e volentieri il controllo dello scambio, anche se in alcune circostanze si complica la partita da solo con degli errori assolutamente evitabili. Al settimo game l’azzurro però concede tre sbagli non forzati consecutivi nonostante nei tre game di servizio precedenti non ne avesse concesso neanche uno. Al contempo non è certo l’avversario ad alzare il livello o a prendere in mano la partita, perché il tedesco non approfitta dei passaggi a vuoto di Berrettini. L’azzurro riesce così a portare a casa il game e a condurre il set sul 4-3. Zverev pareggia con il 4-4, ma la differenza tra i due giocatori, a livello di somma punti, è appena di tre a favore dell’azzurro. Il piccolo vantaggio sarà però presto annullato, perché il tedesco decide di accelerare conquistando prima il 5-4, poi chiudendo definitivamente il set con il 6-4.
Serve quindi il terzo e decisivo set per decidere l’incontro, con Berrettini che ora rischia di farsi rimontare da un avversario che ora gioca sulla scia dell’entusiasmo. Il terzo round rimane in equilibrio fino al 2-2, ma Zverev riesce subito dopo a conquistare il break, difendendo poi il turno di servizio successivo. Sotto di 4-2, l’azzurro riesce a riaccorciare, anche se il suo stato d’animo è più sommesso e la stanchezza più evidente, mentre il tedesco ha ora l’occasione di chiudere definitivamente i conti con l’avversario. Berrettini è costretto a giocare per allungare il match, ma ora l’avversario gioca con maggiore scioltezza, forte del punteggio a suo favore. Sul 5-3 il tennista italiano è così obbligato a difendere il proprio turno di servizio, con il game che si gioca presto sui vantaggi, con il tedesco a due punti dalla conquista del torneo. Dopo un challenge giudicato fuori e una seconda di servizio ben giocata, Berrettini salva il primo match point del tedesco, ma nella fase difensiva Zverev si sta comportando molto bene, dando segni di grande miglioramento rispetto al passato. Alla seconda occasione l’azzurro non riuscirà però ad evitare l’inevitabile. Forte dell’esperienza e con il merito di essere cresciuto alla distanza, Zverev riesce così ad avere la meglio su un Berrettini che però può essere solo soddisfatto di come abbia condotto l’intero torneo. L’italiano può assolutamente ritenersi ormai un top player all’interno del circuito, per quanto il tedesco abbia frequentato fino a questo momento certi livelli del tennis internazionale da più tempo. Una condizione che si è vista nettamente nel corso di questa finale ed è quella che alla fine, anche in termini di risultato, ha fatto la differenza. Zverev torna così a vincere a Madrid dall’edizione del 2018, ultima occasione nella quale aveva peraltro vinto in un Masters 1000.
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Tabellino della gara
Zverev b. Berrettini 6-7 (8) 6-4 6-3
Highlights QUI
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