Cosa sapere su Shel Shapiro: ex leader dei Rokes, carriera, origini e successo, un dramma ha sconvolto la sua vita.
Nato a Londra da una famiglia ebraica di origini russe, Shel Shapiro sbarca in Italia nel 1963 e debutta con gli Shel Carson Combo. La band diventa poi The Rokes e accompagna Rita Pavone nel suo spettacolo ispirato allo sceneggiato televisivo su Gian Burrasca. Grandissimo il successo ottenuto dal gruppo in quegli anni nel nostro Paese.
Leggi anche –> Maurizio Vandelli 29 settembre, chi è: “Ero stanco della musica”
The Rokes, insieme all’Equipe 84 e a I Camaleonti, sono infatti la principale band del beat. Tra i tanti successi, c’è un brano che ha fatto la storia della musica italiana, ovvero Ma che colpa abbiamo noi.Nel 1970 i Rokes si sciolgono e Shel Shapiro, che nel frattempo ha esordito al cinema con Rita, la figlia americana, inizia la carriera solista.
Leggi anche –> Maurizio Vandelli Equipe 84: la moglie Stella e il figlio Andrea
Dal successo al suicidio della moglie: la storia di Shel Shapiro
Il suo disco d’esordio ha un titolo eloquente: “Mi chiamo David Shel Shapiro”, intanto partecipa anche a Brancaleone alle crociate, regia di Mario Monicelli, quindi a Don Camillo e i giovani d’oggi, regia di Christian-Jaque, che rimase incompiuto. Il suo secondo disco da solista è Affittasi, datato 1972 e che contiente Wasn’t it good Enough e altri brani che sono il meglio della sua produzione, ricantati in inglese. Oltre che cantare le proprie canzoni, ne scrive anche per altri.
Scrive brani per Mina, Wess e Dori Ghezzi, Patty Pravo, Mia Martini e Ornella Vanoni, quindi per un’altra grande band del beat italiano ovvero i Dik Dik. Nella sua vita arriva anche il dramma: nel 1992 si suicida la moglie, ex fotomodella e miss Cinema 1962, Maria Lina Carreri. Non passerà un periodo facile, ma negli ultimi 20 anni è tornato a ssuonare e anche a un’altra sua grande passione, ovvero la recitazione. Impegnato nel sociale, è ancora oggi un artista molto amato.