Inter-Sampdoria 5-1, dominio nerazzurro: Tabellino e Highlights

Festa in campo per gli uomini di Conte. Partita quasi simbolica con i blucerchiati

Inter-Sampdoria: Tabellino e Highlights

Inter-Sampdoria 5-1, Cronaca, Tabellino ed Highlights

Inter-Sampdoria: Tabellino e Highlights – Con lo scudetto in tasca, l’Inter affronta a San Siro una Sampdoria che è praticamente certa della salvezza. Una partita senza particolare tensione né verdetti quindi, con Antonio Conte che può finalmente fare del turnover e Claudio Ranieri che continuerà a far lavorare i suoi uomini su triangolazioni e schemi di gioco. Ai nerazzurri è stato permesso prima della partita di festeggiare con i propri tifosi che hanno seguito il pullman della squadra sulla strada per il Meazza appena prima dell’inizio della partita, mentre i blucerchiati proveranno comunque a fare bella figura nella Scala del calcio. Per i campioni d’Italia titolari tanti volti che fino a questo momento hanno visto poco il campo in stagione, mentre per la formazione ligure sarà proposto il solito 4-4-2 del tecnico ormai veterano di un campionato come la Serie A. Sotto il sole di Milano l’Inter non impiega però più di cinque minuti per andare in vantaggio con Gagliardini, favorito da un buon assist di Young. Difesa ospite completamente sorpresa nei primi minuti, con i nerazzurri che riescono a fare invece il proprio gioco in completa scioltezza. In particolare è come al solito Hakimi a distinguersi sulla fascia destra, bruciando in più occasioni un terzino comunque veloce come Augello. Anche Young corre bene sulla fascia opposta dialogando con lo stesso Gagliardini, come in occasione del primo gol, ma al 26′ è il cileno Sanchez a salire in cattedra, servito dal compagno di squadra appena menzionato che oggi gioca titolare nel ruolo di mezzala. Il raddoppio arriva facilmente ed è solo un guizzo di Keita che ribatte in rete una respinta sbagliata di Handanovic sul tiro debole di Candreva a riaprire per un attimo i giochi al 35′. Basterà un minuto a permettere ad Hakimi e Sanchez di imbastire il 3-1, con una pregevole giocata dell’attaccante cileno ancora una volta. Sorprendente sia stato nelle gerarchie dietro a Lautaro e Lukaku, che comunque hanno garantito all’Inter di vincere lo scudetto come coppia titolare, perché l’ex punta del Manchester United riesce a fare sempre la differenza, quando è in forma. La Sampdoria non rinuncia a giocare, ma contro quest’Inter, anche senza obiettivi concreti ancora da raggiungere, è difficile giocare per chiunque. Troppo rodati gli schemi di Antonio Conte, che continua a spronare i suoi ragazzi come fosse una partita decisiva, ma senza far mancare loro anche diversi applausi. Attenti dietro, i padroni di casa riescono a ribaltare l’azione senza particolari difficoltà, anche quando la Samp prova a spingere con maggiore convinzione. Non che oltre l’azione del gol i nerazzurri rischino chissà quanto, perché anche i blucerchiati non hanno un disperato bisogno di rimontare, ma continuano a fare il loro gioco con discreta serenità, nonostante stiano perdendo. Il primo tempo si chiude sul 3-1 per i padroni di casa con il solo Handanovic non impeccabile, ma probabile che ci possano essere molti avvicendamenti nella seconda frazione di gioco.

Ripresa

Le squadre rientrano dagli spogliatoi dopo la pausa con i nerazzurri che giocheranno con Radu in porta al posto proprio del capitano, mentre Ranieri decide addirittura di sostituire quattro giocatori. Per i blucerchiati dentro Damsgaard, Ekdal, Verre e Yoshida, nel tentativo di provare ad accorciare nuovamente le distanze con i campioni d’Italia. Nel secondo tempo, a dispetto delle attese dello stesso Ranieri, l’inerzia della gara però non cambierà. Al 56′ Conte decide di dare spazio a Pinamonti, Brozovic e Barella, di base restituendo ai titolari classici la gestione del centrocampo. In pochi minuti l’Inter va ancora in gol, proprio con la giovane punta subentrata, sotto gli occhi di un sorridente Lukaku, che finalmente può concedersi un turno di riposo. Tutta la squadra va a festeggiare Pinamonti, ma l’assist di Barella è stato anche stavolta di pregevole fattura. Con il 4-1 la manovra offensiva dei padroni di casa però non si ferma, perché dopo il 4-1 del giovane talento alla corte di Conte è finalmente Lautaro Martinez ad andare in gol su calcio di rigore. Il penalty è stato confermato dopo il controllo del Var, che ha registrato il fallo di mano di Bereszynski all’interno dell’area di rigore doriana. L’intervento scorretto costa al terzino della Samp anche il cartellino giallo. Sul 5-1 la partita sembra definitivamente chiusa, nonostante manchino ancora tanti minuti da giocare. La Samp prova a difendere l’onore con qualche percussione in avanti, ma spesso è la squadra di Conte a ribaltare agevolmente l’azione. Senza altri gol arriva il triplice fischio di Ayroldi che decreta la fine del match, ma di fatto quanto di agonismo ci poteva essere è completamente mancato per l’assenza di obiettivi stagionali, ormai raggiunti da entrambe le squadre. La sfida salvezza e la lotta per un piazzamento nelle competizioni europee riguarda invece gran parte degli altri match, ma non valeva per quello di San Siro.

 

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Inter-Sampdoria: Tabellino e Highlights

Reti: Gagliardini 4′, Sanchez 26′, Keita 35′, Sanchez 36′, Pinamonti 61′

Inter (3-5-2): Handanovic (Radu 46′), Bastoni, Ranocchia, D’Ambrosio, Young, Gagliardini (Barella 61′), Eriksen (Brozovic 56′), Vecino, Hakimi, Sanchez (Pinamonti 56′), Martinez (Sensi 73′).
Allenatore: Antonio Conte

Sampdoria (4-4-2): Audero, Augello, Colley, Tonelli (Yoshida 46′), Bereszynski, Jankto (Damsgaard 46′), Adrien Silva, Thorsby (Ekdal 46′), Candreva, Ramirez (Verre 46′), Keita (Quagliarella 73′).
Allenatore: Claudio Ranieri

Arbitro: Giovanni Ayroldi

Ammoniti: Tonelli,

Espulsi: –

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