Stefania Orlando, la showgirl durante un suo intervento a Diritto e Rovescio, programma di Rete 4, ha difeso a spada tratta il DDL Zan e ha mandato un chiaro messaggio ai detrattori
Non ha peli sulla lingua Stefania Orlando, e lo ha dimostrato ancora una volta. Nel dettaglio, la showgirl, ha parlato in relazione al DDL Zan e ha dichiarato come le critiche che si rivolgono al disegno di legge non sono altro che un tentativo per accaparrarsi i voti degli omofobi.
La Orlando ha aperto la sua considerazione, durante il programma ”Diritto e Rovescio”, in questo modo: “Prima di tutto non si chiama ‘utero in affitto, ma gestazione per altri. Però mi chiedo questo cosa c’entri con il DDL Zan. Perché questo disegno di legge non introduce questa pratica. Che poi se ci andiamo ad informare ne beneficiano all’80% da etero e solo al 20% da single e da omosessuali. Quindi non c’entra nulla con il DDL”.
“L’Italia ha bisogno di leggi che contrastino l’odio”@stefyorlando a #Drittoerovescio pic.twitter.com/bO5deIgJmH
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Stefania Orlando, il suo intervento a ”Diritto e Rovescio”
Poi ha continuato: “Non dico che chi critica questo DDL è omofobo. Piuttosto secondo me c’è della mancanza di buonsenso e coraggio. Parlerei di prese di posizioni per non deludere un elettorato, che in realtà secondo me è più aperto dei politici stessi. Sono più di 20 anni che aspettiamo una legge contro l’omotransfobia”.
Successivamente ha spiegato la ”forza” di questo DDL: “Questo è un disegno di legge perfetto, non è una legge di destra o di sinistra, ma di civiltà. la destra dovrebbe fare un passo avanti. Ogni volta che sento i detrattori di questa legge, non hanno mai delle motivazioni che mi convincono. Sento di ‘gestazione per altri’, ‘legge liberticida’, ‘altra priorità’. Le loro motivazioni serie quali sono? No, perché io le sto ancora aspettando”.
Infine ha chiuso: “L’Italia ha bisogno di potenziare la cultura dell’uguaglianza e del rispetto verso il prossimo. Servono leggi che contrastino l’odio e che lo puniscano. Siamo cresciuti tutti con la legge Mancino, questa non è altro che una sua estensione. Siamo cresciuti con la legge Mancino e ci siamo educati. Le nuove generazioni è bene che crescano con questa legge, per avere un futuro più inclusivo e con meno discriminazione”.
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