United in finale, ma i giallorossi vengono eliminati a testa alta
Roma-ManchesterUtd: Tabellino e Highlights
Roma-ManchesterUtd 3-2, Cronaca, Tabellino ed Highlights
Roma-ManchesterUtd: Tabellino e Highlights – Dopo la pesante sconfitta per 6-2 dell’Old Trafford, la Roma che guarda già al prossimo anno con l’arrivo di José Mourinho in panchina ospita il Manchester United per la partita di ritorno della semifinale di Europa League. Le speranze di compiere l’impresa sono minime, anche se Paulo Fonseca ha più volte detto che è pronto a fare un tentativo pur di ribaltare il netto passivo, perché «nel calcio si può vedere di tutto, lo dico per esperienza». Queste le parole del tecnico dei giallorossi che lascerà la guida dei giallorossi a fine stagione, per quanto l’ambiente sembri distratto dal portoghese più famoso che subentrerà al suo posto. Nonostante le premesse, la Roma parte bene, attenta dietro e propositiva in avanti, con il Manchester molto più distratto, anche se i padroni di casa in quattro occasioni non riusciranno a sbloccare il risultato a proprio favore, bensì lasceranno allo United dal 15′ in poi diverse chance per andare in vantaggio all’Olimpico. In particolare Ibanez non sempre riesce ad essere in linea con i compagni, con lo stesso compagno di squadra Mancini che lo riprende più volte nonostante questa sera giochi come mediano, date le assenze di Veretout e Villar. Wan-Bissaka è invece il primo ammonito della gara per un fallo molto pericoloso su Bruno Peres, un intervento che poteva costargli anche qualcosa in più, per quanto l’arbitro Brych abbia un metro di giudizio molto “all’inglese”, lasciando correre gran parte delle azioni e rimanendo molto avaro nei cartellini. Mkhitaryan e Pellegrini hanno diverse occasioni per portare in vantaggio i padroni di casa, ma dove non arriva la difesa dello United è il portiere De Gea a fare la differenza con almeno un paio di interventi provvidenziali. Gli uomini di Fonseca riescono meglio a fare gioco grazie alle sponde di Dzeko e alle iniziative di Pellegrini e Mkhitaryan, con il Manchester che spesso è troppo passivo. Con il passare dei minuti purtroppo la retroguardia dei padroni di casa lascerà però sempre più iniziativa agli avversari, con Cavani che riesce a sbloccare la partita addirittura con una percussione centrale al 39′, dopo aver tirato verso Mirante per la seconda volta. La prima era stata qualche minuto prima respinta bene dal portiere della Roma, ma i giallorossi erano rimasti orfani di Smalling già da una decina di minuti, perché il difensore inglese ex di questa gara ha accusato l’ennesimo guaio fisico, una ricaduta esattamente come era accaduto al centrocampista Veretout, e che lo ha costretto a uscire alla mezz’ora. In campo il giovane Darboe, con Mancini che si è così spostato sulla linea dei difensori. A poco è servito però a livello di risultato, perché a causa dei problemi muscolari e di una sfiducia generale, dal gol in poi la Roma non sembra aver dato prova di saper reagire, ora che è sotto di una rete per un passivo totale di 7-2. Nonostante il buon approccio iniziale, la prima frazione di gioco scorre così senza che i padroni di casa possano effettivamente riuscire a creare i presupposti per una rimonta necessaria al passaggio del turno. Lo United gestisce, anche senza impegnarsi troppo dal punto di vista tecnico e tattico, con molte distrazioni si in fase di manovra, sia di copertura.
La ripresa
Al rientro dagli spogliatoi Solskjaer decide di sostituire l’ammonito Wan-Bissaka per non rischiare, dando una chance a Williams, e Shaw, che si era trovato più volte in difficoltà nel corso del primo tempo. Al suo posto Telles. Nessun cambio invece per la Roma, con Fonseca che decide di proseguire con gli stessi giocatori, eccetto Darboe che era obbligatoriamente subentrato a Smalling al 30′ della prima metà di gara. I giallorossi provano a fare gioco con la determinazione di Pedro e Pellegrini, che in campo stanno mettendo soprattutto lo spirito di rivalsa, ma spesso il Manchester riesce a recuperare palla e fare scuola, con triangolazioni e giocate che risultano di difficile lettura per i difensori romanisti. Lo squillo dei padroni di casa arriva però al 56′ con Dzeko, che mette in gol di testa un pareggio meritato, se non altro per le occasioni avute fino a quel momento. Anche in questa circostanza fondamentale l’apporto di Pedro, in una delle serate più positive della sua esperienza con la maglia giallorossa fino a questo momento. La partita sembra però improvvisamente accendersi, perché con un gran tiro angolato Cristante trova il 2-1 per la squadra di Fonseca, con una serie di occasioni che seguono nell’arco di cinque minuti. Lo United è fortunato con De Gea, che viene favorito da un rimpallo dopo una deviazione a colpo sicuro di Mkhitaryan, poi il portiere dei Red Devils riesce comunque a murare un tiro di Pellegrini. In pochi minuti la Roma poteva così segnare tre gol, quasi riaprendo i conti di una semifinale che sembrava già decisa. Dietro rischia il Manchester, spesso molto passivo e dopo amministrato il pallone con grande sufficienza. I giallorossi sono costretti a concedere qualche contropiede agli avversari, ma provano ad attaccare a testa bassa per conquistare l’insperato. Mancherebbero tre gol da segnare in 25 minuti, ma il conto delle conclusioni per entrambe le squadre è al 66′ di 12-3 per la squadra di Fonseca. Purtroppo la doccia fredda arriva al 68′ con la doppietta di Cavani, che sgusciato alle spalle della difesa giallorossa disallineata raccoglie facilmente il cross di Bruno Fernandes e impatta la conclusione schiacciando il pallone verso la porta. Impossibile per Mirante fare qualcosa nella circostanza, ma la seconda rete dello United all’Olimpico sembra chiudere definitivamente i conti della partita a soli venti minuti dalla fine dell’incontro. Ora a Dzeko e compagni servirebbero quattro gol per poterla portare anche solo ai tempi supplementari. I padroni di casa non rinunciano a giocare e Pedro colpisce anche un palo, ma di fatto nei successivi dieci minuti non ci saranno altre particolari occasioni, con le squadre che si allungano, ma che sono anche visibilmente più stanche. Un accenno di rissa in campo, con serie di cartellini gialli, costringe Solskjaer a sostituire qualche giocatore prezioso, come Pogba e Cavani, per evitare squalifiche in vista della finale. Fonseca decide invece di sostituire Dzeko e Pedro per dare spazio a Borja Mayoral e al giovane Zalewski. Proprio il talento polacco, sotto gli occhi di Boniek, riesce ad andare in gol, grazie anche a una deviazione provvidenziale che fa scorrere il pallone sotto le gambe di De Gea, ma il trequartista aveva calciato senza paura di prima un cross sul secondo palo di Santon. Negli ultimi dieci minuti finali saranno necessarie altre parate del portiere spagnolo dello United per mantenere in vantaggio gli inglesi, che di fatto sperano solo che arrivi il triplice fischio. Sale così il rammarico per come sia stato buttato dalla Roma il secondo tempo della partita d’andata, visto quanto sulla carta i valori delle squadre possano assomigliarsi. La squadra di Solskjaer sembra aver spento l’interruttore e si è chiusa dietro, ma per la rimonta dei giallorossi ora il tempo è davvero risicato. Nonostante l’impegno dei ragazzi di Fonseca, la Roma vince la partita di ritorno per 3-2, ma il risultato non basta per l’impresa, con il triplice fischio dell’arbitro Brych che arriva irrimediabilmente al termine del quarto minuto di recupero. Anche l’ultima squadra italiana saluta così le competizioni europee, guardando a un futuro migliore nel quale Mourinho dovrà portare una vera e propria rivoluzione.
Potrebbe interessarti anche -> Chelsea-Real 2-0: Blues in finale
Segui l’Europa League su Twitter
Roma-ManchesterUtd: Tabellino e Highlights
Reti: Cavani 39′, Dzeko 56′, Cristante 60′, Cavani 68′, Zalewski 83′
Roma (3-4-2-1): Mirante, Bruno Peres (Santon 69′), Ibanez, Smalling (Darboe 30′), Karsdorp, Pellegrini, Mancini, Cristante, Mkhitaryan, Pedro (Zalewski 77′), Dzeko (Borja Mayoral 77′).
Allenatore: Paulo Fonseca
Manchester United (4-2-3-1): De Gea, Shaw (Telles 46′), Maguire, Bailly, Wan-Bissaka (Williams 46′), Fred, Pogba (Matic 64′), Van De Beek, Fernandes (Mata 84′), Greenwood, Cavani (Rashford 73′).
Allenatore: Ole Gunnar Solskjaer
Arbitro: Felix Brych
Ammoniti: Wan-Bissaka, Fred, Cavani, Karsdorp, Cristante, Williams
Espulsi: –
Highlights QUI