Covid, sequestrata la Torteria di Chivasso per mancanza di ossequio alle norme

Covid, sequestrata la Torteria di Chivasso. Dopo le continue violazioni delle norme anti Covid – 19, le forze dell’ordine hanno posto sotto sequestro attività.

La Torteria di Chivasso era diventato il luogo dove i negazionisti sorseggiavano il loro aperitivo. La Torteria di Chivasso aveva fatto la sua scelta di campo, ovvero osteggiare il più possibile quelle norme anti Covid che la proprietà definiva inutili e dannose. Dopo vari giorni e continue violazioni alle norme di prevenzione del contagio, è scattato il provvedimento su esplicita richiesta della procura di Ivrea.

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L’intervento delle forze dell’ordine ha ovviamente scatenato la reazione della titolare dell’attività, che ha iniziato ad insultare tutti i presenti. Le forze dell’ordine hanno dovuto creare un cordone di sicurezza per tenere a bada la foga verbale, e non solo, di una trentina di abituali negazionisti, molti dei quali, ovviamente, non indossavano la mascherina.

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Nei concitati momenti dell’operazione di sequestro del locale da parte delle forze dell’ordine, un giornalista di una testata locale, è stato aggredito dai contestatori. Il giornalista stava documentando le fasi del sequestro, quando è stato avvicinato da un uomo che lo ha prima minaccia e insultato e poi ha iniziato un colpirlo con pugni e calci. Il pronto intervento delle forze dell’ordine ha riportato tutto alla normalità in breve tempo.

Covid sequestrata la Torteria di Chivasso. La rabbia della titolare

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Torteria-Rosy-Chivasso (screenshot video)

“Vergognatevi, la gente moriva anche prima. Sveglia!”. Così urlava la titolare della Torteria di Via Orti alle forze dell’ordine mentre queste attuavano le misure per il sequestro dell’attività. “Io lotto per i diritti umani, mi devi rispettare”, continuava a gradare la titolare dell’attività, sostenuta, anche verbalmente, dai suoi clienti che stazionavano attorno alla Torteria.

“A che ora se ne vanno che veniamo qui? Veniamo qui stasera, ci mettiamo fuori”, “dittatura dittatura” alcune delle frasi che urlavano i clienti della Torteria, arrabbiandosi, inoltre, con i reporter presenti perché non volevano che venissero ripresi dalle telecamere o fotografati. A seguito dell’esecuzione del provvedimento di sequestro e della chiusura dell’attività, il locale sarà ora consegnato al custode giudiziario nominato dall’autorità giudiziaria.

La nota della Prefettura di Torino

La procura di Ivrea aveva aperto un procedimento penale sulla Torteria di Via Orti in seguito alla segnalazione “delle ripetute e gravi violazioni delle norme anti Covid rilevate, sottolinea la prefettura di Torino in una nota, e del mancato rispetto delle conseguenti sanzioni amministrative, tra cui la sospensione dell’attività, comminate all’esercente e ai clienti del locale “. Comportamenti, che, con il mancato rispetto delle norme per la prevenzione della diffusione del contagio, “hanno comportato potenziali potenziali di rischio per la salute pubblica”.

La prefettura prosegue: “Gli interventi sanzionatori di tali condotte, ora sottoposte al vaglio anche in sede penale, ad assicurare il rispetto della legalità costituiscono un atto doveroso anche nei confronti dell’atteggiamento in grandissima parte responsabile e rispettoso delle disposizioni tenuto dagli operatori del settore nel territorio di Torino una fronte dei disagi sopportati in conseguenza delle restrizioni adottate per il contenimento del contagio “.

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