Papillon, è un film cult del mondo cinematografico, si parla della storia di un uomo accusato ingiustamente di omicidio, il quale verrà costretto a passare diversi anni in una prigione francese.
La pellicola è del 1973 con la partecipazione di Steve McQueen e Dustin Hoffman, durante gli anni è diventato un vero cult cinematografico, proprio perché tratto dal romanzo di Henri Charrière.
Il libro racconta la storia vera dello scrittore francese che poi venne naturalizzato venezuelano, il suo è un caso di cattiva giustizia a tutti gli effetti, proprio perché l’intero romanzo ruota intorno al suo arresto per un crimine dove lui si è sempre dichiarato innocente.
La pellicola ha lo stesso soprannome con il quale Henri, interpretato da Steve McQueen, verrà identificato proprio perché ha un tatuaggio che mostra una farfalla sulla sua pelle.
Il protagonista, Henri vive a Parigi, un noto uomo magnate verrà ferito a morte, subito dopo verrà accusato di aver commesso l’omicidio per poi esser condotto nella Guyana francese.
Verrà costretto ai lavori forzati in un carcere dove ci saranno pesanti punizioni, l’uomo farà amicizia con un falsario di nome Louis Dega, interpretato da Dustin Hoffman.
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Papillon, la storia vera del film con Dustin Hoffman e Steve McQueen
Il falsario ha la reputazione di avere molti soldi, e grazie a questa possibilità è in grado di corrompere le guardie. Il desiderio di Henri è solo quello di scappare dalla sua prigione.
Riuscirà ad evadere dal bagno penale, per poi ritrovare la libertà che gli aveva strappato ingiustamente. Henri Charrière nasce da una famiglia di insegnanti, si arruolerà in Marina per poi farsi un tatuaggio a forma di farfalla.
Il 28 Aprile del 1927 si ritirerà dalla Marina a causa di un pollice mutilato, si stabilirà a Parigi dove sposerà una donna, purtroppo la relazione non andrò a buon fine e i due divorziarono dopo 7 mesi.
Durante il mese di Marzo del 1930 Roland Legrand, conosciuto per avere diverse attività criminali nel quartiere di Montmartre, verrà colpito da uno sparo, per poi morire all’ospedale di Lariboisière, sussurrerà alla polizia il nome dell’uomo che lo ha ucciso, si tratta di Papillon Rouger.
Questo nome spinse i poliziotti ad arrestare Herni Charrièere, proprio per via del suo soprannome, invano furono i tentativi dell’uomo nel professare la sua innocenza.
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La vera storia di Henri Charrière gli anni nella Guyana francese
L’uomo imprigionato insieme ad altri criminali, salpò da Saint Martin de Rè per raggiungere la Caienne nella Guyana francese. Verrà condannato all’ergastolo.
Per questo motivo subirà tutte le violenze della prigione, le condizioni disumane in cui i carcerati erano costretti a vivere facevano da costante nella sua vita.
Nonostante questo, l’uomo non si arrese all’inevitabile destino che lo aspettava, in circa 13 anni di reclusione, cercò di evadere 9 volte, alcune furono delle fughe improvvisate, mentre altre c’era la furbizia e la recitazione.
Infatti riuscì a fingere che l’isolamento lo avesse fatto impazzire, questo lo rese più fragile agli occhi dei suoi carcerieri, nel 1941 con una zattera di fortuna, cercò una fuga rocambolesca.
La zattera era costruita con una borsa piena di noci di cocco, affrontò la marea per riuscire a scappare dall’Isola del Diavolo. Questo sembrava una sorta di luogo proibitivo, il quale aveva ospitato anche Dreyfuss, il traditore francese del romanzo “L’ufficiale e la Spia”.
Dopo aver affrontato l’oceano e gli squali, Henri riuscì ad arrivare in Venezuela, dove venne arrestato per poi passare un altro anno in prigione. Nonostante questo l’uomo notò a differenza delle prigioni francesi da quelle venezuelane.
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Nel 1945 Henri Charrière verrà liberato, comincia una nuova vita a Caracas
Il Venezuela non aveva nessuna politica di estradizione con la Francia, questo rese la vita più facile allo scrittore, il quale riuscì a ripartire con una nuova vita.
Molti si chiedono se tutto quello che c’è scritto nel romanzo sia vero, infatti sembra che lo scrittore abbia unito i racconti tra i detenuti in modo da creare una narrazione fittizia.
L’editore Robert Laffont cercò di indagare sulla veridicità dei fatti raccontati nel romanzo dello scrittore. Nel 2017 la sua storia è stata riportata al cinema.
Charlie Hunnam sarà l’uomo che evaderà dall’Isola del Diavolo, per poi rifarsi una vita in Venezuela.