Silvano Agosti, è un regista e scrittore italiano, dopo aver viaggiato per tutta l’Europa in autostop, è riuscito a raggiungere anche l’Africa del Nord e il Medio Oriente.
Sin dal 1960 frequenta il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, per poi diplomarsi nel 1962, con il corto “La veglia” verrà premiato al suo primo Ciak d’Oro come miglior allievo proprio dal Presidente della Repubblica in persona.
Ottiene una borsa di studio grazie a questo premio, decide di andare a Mosca e frequentare l’Istituto Statale di Cinema dell’Unione Sovietica. Qui si specializzerà nel montaggio, e sceneggiatura con Ejzenstejn, subito dopo collaborerà per i dialoghi, montaggi e altre sceneggiature con lo pseudonimo “Aurelio Mangiarotti”.
Realizzerà il comparto musicale con Ennio Morricone, tramite l’incarico di Bellocchio per il film “I pugni in tasca”, mentre nel 1967 esordirà nella regia con il lungometraggio “Il giardino delle delizie”.
La pellicola verrà inviata ad una commissione all’Expo universale di Montreal, verrà scelto come uno dei dieci migliori film prodotti durante quell’anno.
Il suo film verrà contestato dalla “censura italiana”, proprio perché parlava dei movimenti giovanili romani, i quali verranno ripresi nel film “Riprendiamoci la vita”.
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Silvano Agosti, il regista e scrittore che ha collaborato con Ennio Morricone
Dopo aver realizzato la pellicola “NP il segreto”, con Irene Papas e Francisco Rabal, riuscì a convincere Nicola Piovani a comporre la colonna sonora per alcune pellicole cinematografiche.
Nel 1973 realizza una pellicola che parla della resistenza greca, realizzerà “Altri seguiranno”, il quale sarà prodotto per la tv svedese. Nel 1974 girerà a Brescia un documentario sulla Strage di piazza della Loggia, mentre nel 1983 terminerà la pellicola “D’amore si vive”, dove ricerca la tenerezza per la sensualità e l’amore.
Fonda una casa di produzione oggi riconosciuta come Edizioni l’Immagine, una cooperativa che in seguito produrrà tutti i fim che verranno selezionati per il Festival Internazionale di Venezia.
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Vanta anche tanta esperienza come scrittore di romanzi e poesie, tra questi ci sono L’uomo proiettile, che verrà candidato al Premio Strega, poi ci sarà il Cercatore di rugiada, Uova di Garofano, La Ragion pura, Il giudice, La vittima, L’assassino, Il semplice oblio, Lettere dalla Kirghisia, Il ballo degli invisibili e la trilogia poetica Nuvole, Incanti e l’Estro armonico.
Mentre il regista gira i suoi film, non si avvale di un gruppo tradizionale, ma si occupa di tutti i ruoli di produzione, tra cui ci sono anche la fotografia e il montaggio.
La sua visione lo spinge a credere che un cineasta deve supervisionare tutti gli aspetti della creazione di un’opera, proprio per evitare che l’idea di base non venga compromessa dall’intervento di persone esterne.
Attualmente lavora come proiezionista nel cinema gestito da lui, il quale è di sua proprietà.