Si conclude l’iter processuale per l’Omicidio Vannini: la sentenza della Cassazione contro i Ciontoli è arrivata pochi istanti fa.
Pochi minuti fa, la Corte di Cassazione ha confermato la condanna a 14 anni di carcere per Antonio Ciontoli, accusato dell’omicidio volontario di Marco Vannini. Nella stessa udienza, sono state altresì confermate anche le condanne a nove anni e quattro mesi per la moglie di Ciontoli, Maria Pizzillo e ai due figli Federico e Martina Ciontoli.
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Sono infine stati rigettati tutti i ricorsi delle difese: la Cassazione, nella sentenza, rispetta le decisioni prese nel processo di Appello bis. 14 anni ad Antonio Ciontoli. Nove anni e 4 mesi per moglie e figli, era la decisione emersa lo scorso settembre. Il delitto di Marco Vannini è avvenuto la notte fra il 17 e 18 maggio 2015.
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La reazione della famiglia Vannini alla sentenza della Cassazione
Come noto, Marco Vannini fu colpito da un proiettile mentre era a casa della fidanzata. Nell’ultimo grado di giudizio il padre della ragazza, Antonio Ciontoli, è stato condannato a 14 anni. Condanne anche per gli altri membri della famiglia, la moglie e i due figli, per 9 anni e 4 mesi. Ciontoli padre si è addossato tutte le responsabilità dell’accaduto, ma nelle sentenze è emersa un’altra verità. La sentenza di oggi in Cassazione è stata accolta da un lunghissimo applauso.
“Ce l’abbiamo fatta”, ha esultato la famiglia del giovane ucciso in circostanze davvero assurde, con la mamma Marina, colei che forse più di tutte ha lottato per la verità, che ha evidenziato: “La paura c’è sempre, ma giustizia e fatta. La nostra speranza e la nostra fiducia era riposta in questo. Marco adesso riposa in pace. Domani andrò sulla tomba di Marco a dirlo”. Le fa eco il marito e padre del giovane ucciso: “Sono contento che finalmente è stata fatta giustizia per Marco. Gli avevamo promesso un mazzo di fiori se fosse stata fatta giustizia e domani è la prima cosa che farò”.