Bufera sulla Rai dopo le polemiche innescate dal monologo del rapper Fedez dal palco del Concertone del Primo Maggio
Il principale bersaglio del monologo di Fedez dal palco del Concertone del Primo Maggio era la Lega di Matteo Salvini: il rapper ha elencato una serie di dichiarazioni di esponenti del Carroccio connotate da omotransfobia come, a titolo d’esempio, “se avessi un figlio gay lo brucerei nel forno“, “gay vittime di aberrazioni della natura”, “i gay sono una sciagura per la riproduzione” o “il matrimonio gay porta l’estinzione della razza. Eppure, ad essere investita dalla bufera mediatica è la Rai: tra i primi a schierarsi con Fedez il neosegretario del Pd, Enrico Letta, che ha chiesto chiarimenti e le scuse da parte della Rai, a cui si sono accodati Luigi Di Maio, “La musica è libertà”, e l’ex Premier Giuseppe Conte, leader in pectore del M5S, che ha contribuito con la Lega ad eleggere l’attuale management della Rai, “Io sto con Fedez. Nessuna censura”.
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Tuttavia, le scuse e l’eventuale inchiesta interna, promessa dall’AD Fabrizio Salini, potrebbero non bastare: “Ritengo doveroso e opportuno chiamare urgentemente in audizione il Direttore di Rai3 Franco Di Mare (in quota 5 Stelle, ndr) per avviare un’indagine conoscitiva completa della Vigilanza sull’accaduto”: lo ha detto il Presidente della Commissione di Vigilanza Rai Alberto Barachini. Potrebbero, quindi, rotolare alcune teste e non solo quelle della Direzione di Rai 3, nel mirino è finita anche la vicedirettrice Ilaria Capitani, visto che il Pd e i grillini chiedono le dimissioni dei vertici della televisione di Stato, Ad e Consiglio d’Amministrazione.
“In merito all’intervento di Fedez al Concerto del Primo Maggio, Rai 3 ha spiegato di non aver mai censurato Fedez né altri artisti né di aver chiesto testi per una censura di qualsiasi tipo. Questo deve essere chiaro, senza equivoci e non accettiamo strumentalizzazioni che possano ledere la dignità aziendale e dei suoi dipendenti”. Così in una nota l’AD Rai, Fabrizio Salini. Di certo, si legge nella suddetta nota, “in Rai non esiste alcun “sistema” e se qualcuno ha usato o parlando a nome della Rai questa parola “mi scuso”. Su questo “sarà fatta luce con gli organizzatori”. Anche Rai 3 ha smentito: “Scorretto e privo di fondamento che la Rai abbia chiesto preventivamente i testi degli artisti. Mai operata una censura preventiva”.
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Nel frattempo, tra chi ipotizza una discesa nell’agone politico di Fedez e lo stesso Salvini che fa buon viso a cattivo gioco invitandolo a “un caffè” e a un “confronto in tv” e stigmatizzando le parole citate da Fedez e pronunciate in passato da esponenti leghisti, in favore del consorte di Chiara Ferragni è sceso in campo anche Vasco Rossi rimarcando l’importanza del suo intervento e incassando i ringraziamenti del rapper “Grazie, maestro”.
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