Telefonano, spacciandosi per il sindaco, ad anziani residenti a Bitonto, in provincia di Bari, per il vaccino a domicilio ma è una truffa. Appello alla prudenza del primo cittadino Michele Abbaticchio
Non solo i furbetti del vaccino come i 64 maturandi di un piccolo centro calabrese immunizzati contro il Covid, come denunciato ieri sera a “Non è l’arena”, talk condotto da Massimo Giletti, a dispetto delle linee guida della campagna vaccinale in base alle quali al momento sono altre le categorie e le fasce di età alle quali inoculare il vaccino anti-Covid, non certo i diciottenni.
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Avrebbero telefonato, spacciandosi per il sindaco, a casa di anziane persone per fissare un appuntamento per la somministrazione del vaccino anti-Covid a domicilio ma è una truffa sulla quale sono in corso accertamenti da parte delle forze dell’ordine e che è stata denunciata con un post su facebook dal sindaco di Bitonto, in provincia di Bari, Michele Abbaticchio.
Bitonto, telefonano, spacciandosi per il sindaco, ad anziani per il vaccino. “Fermiamo questa truffa”
“Mi riferiscono che sono in corso telefonate a cittadini non più giovani spacciando il centralinista per il sottoscritto. Questi signori, a mio nome, promettono vaccini a domicilio e chiedono di entrare nelle vostre case“, si legge nel post del primo cittadino di Bitonto che invita a “diffondere questo messaggio avvisando nonni e genitori in primis: i vaccini – ribadisce il primo cittadino – vengono effettuati attraverso prenotazione a vostra cura o, nel caso di persone in condizione di fragilità, per tramite del medico curante.
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Abbaticchio poi conclude: “Nessuna autorità pubblica vi chiamerà a casa. Fermiamo questo ignobile tentativo di truffa aggravata dal fatto che utilizzano il mio nome per ottenere la vostra fiducia”.