Solito duello tra l’inglese e l’olandese. Stavolta ha la meglio il campione in carica. Leclerc sesto e Sainz undicesimo
F1 Portogallo: Tabellino della gara
F1 Portogallo: Tabellino della gara
F1 Portogallo: Tabellino della gara
F1 Portogallo: Tabellino della gara – In Portogallo si corre il terzo GP stagionale di Formula Uno con Hamilton e Verstappen separati da un solo punto in classifica e una vittoria per parte. All’Autodromo Internacional do Algarve sono le Mercedes a partire dalla prima e dalla seconda posizione della griglia, con le Red Bull subito dietro e Sainz che in Ferrari parte più avanti del collega Leclerc.
La partenza
Bottas dalla pole position e Hamilton partono subito forte, anche se Verstappen è bravo nell’ingaggiare subito un duello con il rivale, poi favorito dalla vicinanza anche dall’intervento della Safety Car per l’incidente che ha coinvolto l’ex ferrarista Raikkonen, che ha tamponato il compagno di squadra, un grave errore per un pilota come lui. Sorpasso e controsorpasso, con il campione del mondo che passa in terza posizione e poi riesce a vendicarsi bene sull’olandese rispetto anche a quanto avvenuto a Imola, in occasione dell’ultima vittoria di Vestappen alla fine del secondo GP della stagione. Le Ferrari si assestano nei primi giri alla sesta e alla settima posizione, con Norris in Mclaren alla quinta posizione. Hamilton conquista il giro veloce e punta a rimanere attaccato al compagno di scuderia che nei primi venti giri è leader della corsa.
La gara
Con la bandiera gialla, il pit stop di tutte le monoposto in gara viene rinviato, con le strategie delle singole squadre che potrebbero essere riviste. Proprio mentre ci si interroga se le frecce d’argento faranno gioco di squadra o meno, l’inglese sfrutta al 21esimo giro l’esterno concesso da Bottas e lo supera con un ottimo attacco, anche se oggettivamente il finlandese poteva fare qualcosa in più. Bottas sembra allo stesso tempo perdere ritmo, con Vestappen in terza posizione che si riavvicina minacciosamente alla Mercedes del pilota che lo precede per circa un secondo e mezzo. Il primo a rientrare ai box, al 23esimo giro, è Sainz, che rientra nel circuito alla 15esima posizione, ma con l’undercut potrà presto recuperare diverse posizioni, sia per gli pneumatici freschi, sia per il turno di fermarsi di tutti gli altri. Non ci sono particolari distacchi, neanche con il Dsr, tra Verstappen e le Mercedes, per quanto le vetture tedesche rimangano saldamente in testa, senza che il pilota olandese riesca ad almeno avvicinarsi agli avversari. Si ferma anche Leclerc, al 26esimo giro, che tenta la strategia di montare la gomma bianca (dura quindi). In una pista come questa non è infatti scontato che si riesca ad affrontare tutta la corsa con un solo stop ai box. Hamilton allunga sul compagno di squadra con tre secondi di vantaggio. L’olandese segue invece il pilota finlandese della Mercedes a mezzo secondo di distanza. Leclerc è dietro Norris e il compagno di squadra Sainz, ma la scelta della gomma bianca sta ripagando la scelta del team. Nel medio termine per i piloti che hanno montato la gialla potrebbe essere necessario rientrare ai box prima della fine della gara, mentre il monegasco ha la possibilità di rimanere fuori fino alla fine, senza ulteriori perdite di tempo prima della bandiera a scacchi. Al 36esimo giro rientra ai box anche Verstappen e non è un caso che sulla monoposto dell’olandese montino le gomme bianche, esattamente come Leclerc. Il nuovo pneumatico favorisce subito il pilota della RedBull, perché grazie al pit stop Verstappen riesce a superare bene Bottas, riuscendo anche ad allungare subito dopo, senza lasciare margine al finlandese per rispondere. Rientra ai box anche Hamilton, ma l’inglese rimane saldamente avanti al rivale, con Perez che è leader della corsa, ma il messicano ha ancora necessità di rientrare ai box. Ocon con la gomma bianca dall’ottava posizione trova un ritmo decisamente migliore tra il 43esimo e il 45esimo giro, tanto che riesce a prendere il tempo e a superare Sainz, che senza gomma dura è decisamente più in sofferenza dei suoi rivali. Come Ocon, più avanti anche Bottas riesce ad accendersi con i nuovi pneumatici, tanto da assicurarsi il giro veloce e a volare in quarta posizione, riguadagnando su Verstappen che lo aveva precedentemente superato. Il giro veloce, con poco più di un minuto e venti secondi per completare il giro, sarà però di nuovo prerogativa di Hamilton, che quando meno lo si aspetta, non perde mai occasione per rimarcare la sua superiorità su tutti gli altri. Fino al 50esimo giro sui 66 totali Perez rimane fuori dai box, ritardando il rientro, anche se è praticamente impossibile possa proseguire la corsa fino alla fine, senza neanche un pit stop. L’inglese lo avvicina, ma ora per il team RedBull sarà fondamentale sfruttare la posizione del messicano per rallentare Hamilton. Tentativo presto fallito, perché al 51esimo giro il campione in carica liquida in poco l’avversario e scherza pure con il proprio team radio, chiedendosi se fosse un doppiato o meno. Dopo il sorpasso subito ai box Perez, per montare gomma rossa, ma sarà dura rimontare le posizioni perse, con il pilota RedBull che rientra in quarta posizione, 11 secondi davanti alla McLaren di Norris. Ora è veramente difficile che qualcuno possa impedire ad Hamilton di mettere a segno il 2-1 ai danni di Verstappen, con l’olandese comunque in seconda posizione davanti a Bottas. Con le nuove gomme Perez almeno conquista il giro veloce, che vale un punto in più in classifica, incoraggiato anche dalla provvisoria perdita di potenza della vettura del finlandese in Mercedes. Ancora una buona gara per Norris, per quanto il correre spesso in una terra di nessuno non lo metta spesso sotto i riflettori degli osservatori. Più veloce di tutte le altre la sua McLaren, ma di certo non abbastanza per competere con i primi quattro, in particolare con le Mercedes e le RedBull. Molto bravo anche Alonso, che come nei momenti migliori della sua carriera, riesce a battersi con onore, fino al sorpasso ai danni della Ferrari di Sainz e alla conquista di un’ottima ottava posizione. COme il veterano spagnolo, bene invece un esordiente come Mick Schumacher, figlio di Michael, che con umiltà e duro lavoro sta affrontando alla grande la sua prima stagione in F1. Nel finale tanti pit stop per provare a conquistare il giro veloce, date le grandi distanze a due giri dalla fine, per quanto fermarsi includa sempre dei rischi, con Verstappen, Bottas e Perez che montano tutti la gomma rossa. Nel frattempo male Sainz, chiaramente con la gomma sbagliata sulla sua vettura, perché dopo essere stato superato Gasly, il ferrarista finisce addirittura fuori dalla zona punti. Davanti a tutti, Hamilton conquista la vittoria del Gp di Spagna, ma è Verstappen secondo a strappare a tutti gli altri nel finale il giro veloce (poi annullato dalla direzione della gara per il superamento dei limiti della pista, così il punto rimarrà a Bottas). In un mondiale che si gioca punto su punto terzo Bottas, con due Mercedes sul podio. Il campionato di F1 è ormai sempre più una sfida aperta tra l’inglese campione in carica e lo sfidante olandese. Per le Ferrari bene la strategia della gomma bianca per Leclerc, anche se le Ferrari sono arrivate al traguardo dopo la Mclaren di Norris, risultato che rappresenta ancora grandi margini di miglioramento da colmare per le Rosse.
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Tabellino della gara
Ordine di arrivo
Hamilton, Vesrtappen, Bottas, Perez, Norris, Leclerc, Ocon, Alonso, Ricciardo, Gasly.
Classifica piloti
Hamilton 69, Verstappen 61, Norris 37, Bottas 32, Leclerc 28, Perez 22, Ricciardo 16, Sainz 14, Ocon 8, Gasly 7…
Classifica costruttori
Mercedes 101, RedBull 83, McLaren 53, Ferrari 42, Alpine Renault 13, AlphaTauri 9, Aston Martin 5
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