Beppe Carletti, è il tastierista a l’anima dei Nomadi, è il più longevo componente del gruppo italiano più amato di sempre, ha fondato il gruppo sin dagli arbori.
Il tastierista ha saputo resistere ai cambiamenti che hanno coinvolto sia il suo gruppo che la vita privata, nonostante la scomparsa del suo amico Augusto Daolio è attualmente il leader del gruppo italiano.
Nasce a Novi di Modena, il 12 Agosto del 1946, sin da bambino ha sviluppato una passione per la musica, a 16 anni ha fondato i Nomadi proprio dalle briciole di un gruppo precedente.
Si chiamavano “I Monelli”, questo era un gruppo insieme all’amico Augusto Daolio, Franco Midili, Leonardo Manfredini, Gualberto Gelmini e Antonio Campanari.
Inoltre il gruppo emiliano è diventato il punto di riferimento del beat italiano, infatti grazie all’apporto in fase di scrittura di Francesco Guccini, i Nomadi sono riusciti a trasformarsi negli anni.
Cambiano la pelle, senza abbandonare l’essenza del gruppo, riuscendo a vendere diversi album prima della scomparsa dell’amato Augusto. Oggi il tastierista è l’unico membro in pianta stabile del gruppo.
Infatti continua a portare avanti il progetto dei Nomai con passione e dedizione, l’ultimo brano del gruppo è stato “Solo esseri umani”.
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Beppe Carletti, il leader di Nomadi non ha smesso di portare avanti la leggenda
Il tastierista è molto riservato per quanto riguarda la sua vita privata, sappiamo che è sposato e ha due figli, e molti nipoti. Sua figlia Elena è il sindaco di Novellara, ha scritto dei testi per le canzoni dei Nomadi.
Il tastierista sa suonare anche la fisarmonica, con lo pseudonimo di Nemo ha inciso due 45 giri da solista, inoltre ha pubblicato un solo album ufficiale da solista.
Si intitola “L’altra metà dell’anima”, è completamente composto di pezzi strumentali, ed è uscito nel 2011. Nel 2005 gli viene conferita la nomina di “Cavaliere della Repubblica Italiana” dal Presidente della Repubblica Ciampi.
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Inoltre, il tastierista ha dichiarato che l’ultimo album “Solo esseri umani” è stato pubblicato in un anno particolare, dove i rapporti umani si sono annullati e persi, questo ha intensificato la necessità di guardarsi dentro e capire cosa sia realmente necessario per noi stessi.
Il percorso dei Nomadi nella creazione di questo album è stato un percorso creativo, incentrato nell’amore per il mondo e la speranza di un futuro migliore nonostante le difficoltà.