Una ragazza di 18 anni, dopo essere stata violentata da quattro amici, ha presentato denuncia ai carabinieri, tuttavia il padre inaspettatamente si è presentato in caserma per difendere i giovani accusati degli abusi.
Dopo essere stata violentata dal branco, una 18enne di Campobello di Mazara, in Sicilia, non ha incredibilmente trovato il sostegno del padre. Secondo quanto ricostruito da La Repubblica, la vicenda risale allo scorso 6 febbraio, quando la giovane fu invitata a una festa da suoi cinque amici in una casa di campagna di Tre Fontane. Giunta nell’abitazione, la ragazza si accorse subito che in realtà si trattava di un inganno: oltre a loro non vi erano infatti altre persone.
Gli aguzzini abusarono di lei nonostante i pianti e le grida. Dei cinque ragazzi, tutti avrebbero partecipato alla violenza eccetto uno, che però non sarebbe intervenuto per fermarla. Due di loro sono finiti in carcere, mentre gli altri due ai domiciliari. Secondo gli inquirenti inizialmente la vittima avrebbe avuto un rapporto consensuale con uno dei suoi coetanei, ma sarebbe poi degenerato in uno stupro di gruppo.
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Giovane violentata dagli amici, ma il padre li difende in caserma
Esattamente la mattina dopo la violenza subita, la ragazza si è recata dai carabinieri insieme al fratello per denunciare il fatto. Alle forze dell’ordine ha raccontato di essere stata bloccata e di avere subito “ripetuti atti sessuali”. Nel tentativo di liberarsi e scappare avrebbe anche battuto la testa contro il muro e riportato graffi e lividi sulle braccia. La giovane, dopo gli abusi, sarebbe poi stata riaccompagnata a casa in stato di schock. Il fatto incredibile, che nessuno si sarebbe potuto aspettare, è che dopo la denuncia il padre della vittima si è presentato in caserma per difendere i ragazzi accusati.
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Secondo quanto riferito da La Repubblica, l’uomo ha sostenuto davanti ai carabinieri che la figlia non ha in realtà raccontato come sono andate esattamente le cose. “Era ubriaca e quindi non era in grado di capire ciò che stava accadendo – ha detto – Sono dei bravi ragazzi“. Tuttavia le prove della violenza raccolte durante le indagini, andate avanti nonostante le parole del padre, sarebbero schiaccianti. Non è chiaro perché l’uomo si sia esposto in difesa degli aguzzini: c’è chi ipotizza che lo abbia fatto perché minacciato o per difendere la reputazione della famiglia.