Eva Mameli Calvino, ha condotto diverse ricerche botaniche tra L’Italia e Cuba, nel nostro paese ha importato diverse piante mai viste prima d’ora.
Quando nacque la donna, un mandorlo in fiore nacque proprio nello stesso giorno di nascita, questo sembrò presagire un sigillo che segnò una sorta di relazione che sarebbe durata oltre novant’anni.
La botanica e divulgatrice è stata messa in ombra dalla notorietà di Mario, suo marito, e suo figlio Italo. La divulgatrice è letteralmente vissuta tra due continenti, l’Italia e Cuba, infatti è stata una delle prime donne a spalleggiare il movimento ambientalista.
Il suo vero nome è Giuliana Luigia Evelina Mameli, nacque a Sassari il 12 Febbraio del 1886, venne educata secondo le regole dell’amor per la patria di Goffredo Mameli, infatti era un cugino di suo padre.
Lei è stata la quarta di cinque figli, Efisio fu il fratello con il quale ebbe un rapporto più stretto, il ragazzo era 11 anni più grande di lei. Fu proprio Efisio ad avvicinarla al mondo della botanica con i suoi studi in chimica e biologia.
La divulgatrice ruppe le convenzioni dell’epoca frequentando il Liceo Statale di Cagliari, il quale era prettamente maschile, subito dopo si iscrisse alla facoltà di scienze.
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Frequentando l’Università, scelse la matematica, nel 1906 proprio qualche mese dopo la morte di suo padre, Efisio seguì il suo professore a Pavia, portando con sé anche sua sorella, la quale si laureò in botanica l’anno successivo.
L’Università di Pavia al tempo era un centro che riusciva ad accogliere diversi scienziati da tutto il mondo, Eva era determinata a continuare la sua carriera universitaria, infatti riuscì a mettersi alla prova trovando un posto nella ricerca.
Comincerà a collaborare con il Laboratorio Crittogamico, l’unico specializzato per l’anatomia e la fisiologia vegetale. Proprio in questa esperienza la donna si interessa sulla struttura delle alghe e dei muschi.
Nello stesso laboratorio incontrerà Gino Pollacci, con il quale pubblicherà uno dei suoi lavori più celebri, ovvero l’assimilazione dell’azoto atmosferico dei vegetali contaminati con azoto combinato.
Dopo questa prima pubblicazione ne seguirono altre, tra cui anche i primi riconoscimenti professionali, nel 1908 ottiene il diploma di Scuola di Magistero per poi avere la libera docenza in scienze naturali nelle scuole di livello secondario.
Nel 1909 avrà un lungo soggiorno con suo fratello Efisio a Londra, mentre nel 1911 insegnerà in qualità di assistente botanica, qui pubblicherà diversi articoli e le sue ricerche si moltiplicheranno.
Nel 1915 sarà la prima donna in Italia ad ottenere la “libera docenza in botanica”, il suo corso si basava sulla tecnica microplastica applicata allo studio delle piante medicinali e industriali.
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Dopo il conflitto le furono assegnate due medaglie, una d’argento della Croce Rossa e una di bronzo del Ministero dell’Interno.
Subito dopo questo evento, Mario Calvino, l’agronomo di Sanremo, era già direttore della Stazione sperimentale agronomica di Santiago de la Vegas a Cuba.
Si presentò a casa della ragazza dopo qualche lettera scambiata, per poi presentarle una proposta di matrimonio e due biglietti per Cuba. I due si conobbero nel 1920, il 30 Ottobre celebrarono le nozze e il 13 Novembre partirono per Cuba.
Nella stazione di Cuba, la donna cominciò a lavorare come botanica, riuscì a portare avanti diverse ricerche sullo sviluppo della pianta del tabacco, della canapa e della canna da zucchero.
Cercò di dedicarsi ai campesinos, gli impiegati dei campi che circondavano la Stazione, migliorando le loro condizioni sociali. Avvierà anche diverse scuole per riuscire a dare un’istruzione professionale a tutte le donne locali, aiutandole ad emanciparsi.
Grazie al lavoro della divulgatrice, la stazione diventò nota soprattutto per le sue ricerche scientifiche, ma anche per l’importanza come luogo di aggregazione sociale per tutta la comunità.
Il 15 Ottobre del 1923, proprio nel loro giardino di casa nascerà Italo Calvino, diventerà uno dei pensatori e scrittori italiani più famosi al mondo nel ‘900.
Durante gli anni di permanenza nell’isola di Cuba, la donna viaggia molto per riuscire a sfamare la sua curiosità scientifica e soprattutto raccogliere dei semi. Una volta che riuscì a stabilirsi nel 1925 a Sanremo, la donna introdusse nel nostro paese le piante del pompelmo, kiwi, palme, la yucca, e un’agave.
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Una volta che la famiglia riuscì a trasferirsi a Sanremo, prese possesso di Villa Meridiana, questa era anche vicina alla Stazione sperimentale di floricultura, il centro studio fondato da Mario, e dove fu il primo direttore.
Eva Mameli Calvino ricoprì la carica di vice direttrice, nel 1927 riuscì a vincere un concorso come docente di botanica all’Università di Cagliari. Per circa un anno la donna farà la pendolare tra la Liguria e la Sardegna.
Dopo la nascita del suo secondo figlio, Floriano, la donna non cessa di salire su diverse navi che la portano in giro per il mar Ligure, sua madre si prenderà cura dei due figli.
Nel 1931 fonda la rivista “Il giardino fiorito”, sarà a capo della direzione sino al 1947, con suo marito cercò di impegnarsi nel far diventare il giornale un punto di contatto tra diversi botanici, agronomi e giardinieri.
La passione per la botanica, la spinse a fare delle ricerche sulla genetica delle piante da fiori, sulle malattie e soprattutto sui rimedi per curarle. Villa Meridiana e la Stazione adiacente diventarono dei centri di scambio semi e sperimentazioni ibride di piante e fiori.
In questo modo riuscirono ad arricchire la città di diverse piante e fiori, questo ebbe un secondo effetto, ovvero quello di ampliare la ricerca sui campi come la fisiologia, la genetica vegetale e la botanica tropicale.
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Italo e Floriano si arruolano durante la Seconda Guerra Mondiale, serviranno le fila partigiane, mentre il padre e la madre rimarranno a Sanremo cercando di dare asilo agli ebrei e partigiani.
Le SS dinanzi alla donna simularono per ben due volte la fucilazione di suo marito Mario, i due furono fermati per ottenere delle informazioni sui figli e i compagni partigiani.
Mario morì nel 1951, lasciando a sua moglie la direzione della Stazione di floricultura a Sanremo, la donna manterrà la posizione sino alla sua morte. Durante gli ultimi anni cercò di riorganizzare tutto il suo materiale in modo più preciso e rigoroso.
All’età di 92 anni, esattamente il 31 Marzo del 1978 la divulgatrice e botanica morirà a Sanremo. Con circa 200 pubblicazioni, la celebre divulgatrice è diventata nel tempo una botanica d’eccellenza grazie alla sua passione per la scienza e la divulgazione.
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