Nel rapporto di Legambiente 2020 sulle ecomafie emerge l’aumento dei reati contro l’ambiente in Campania, +44%: in crescita soprattutto nel settore edile e in quello dei rifiuti.
Nell’ultimo decennio in Campania i reati contro l’ambiente sono stati 44.179 e sono state 39.176 le persone denunciate o in alcuni casi arrestate – inoltre 12.580 sono stati i sequestri. A subire maggiormente il peso dei reati ambientali troviamo Napoli con il 38% e Salerno con il 28%. Questo è il quadro che emerge dal Rapporto Ecomafie 2020 di Legambiente Campania. ”I numeri e le storie raccolte nel rapporto ha affermato Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania, come riporta l’Ansa – dimostrano inequivocabilmente come il crimine ambientale sia essenzialmente un crimine d’impresa. Se le mafie continuano a essere una minaccia per l’ambiente, una parte rilevante la giocano imprenditori e professionisti spregiudicati e senza scrupoli e pubblici dipendenti infedeli avvinti dalla corruzione.
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Nel 2019 sono stati accertati 5.549 relativi ad atti di illegalità ambientale – un progressivo aumento che ha raggiunto 44% se comparato al 2018. I reati sono spesso operazioni di imprenditori e funzionari ma anche amministratori pubblici “collusi”. Il rapporto riporta che sono 90 i clan a spartirsi la filiera – i reati delle ecomafie vanno da quelli sul traffico illegale dei rifiuti, fino al traffico illegale di animali, passando per la gestione dei cementifici e le mani sul rinnovabile. Su questo punto il presidente di Legambiente Campania ha dichiarato che “I nuovi strumenti di repressione garantiti dalla legge 68 del 2015 stanno mostrando tutta la loro validità sia sul fronte repressivo sia su quello della prevenzione ma non bisogna abbassare la guardia ed è urgente affiancare alla risposta giudiziaria, una risposta politica-istituzionale ancora troppo carente”.
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Inoltre il rapporto racconto come in Campania sono stati mossi 10 milioni di tonnellate di rifiuti – e tra il cemento e i rifiuti le Ecomafie hanno lucrato con l’apporto dell’”area grigia”. Negli ultimi anni però anche la battaglia di cittadini e delle associazioni a tutela dell’ambiente e in contrasto alle mafie ha subito una evoluzione in termini di impegno. Sono stati avviati 158 procedimenti penali e 98 beni sono stati sequestrati.