L’Italia torna dalla cerimonia degli Oscar 2021 senza statuette: scopriamo tutti i vincitori della 93esima edizione del prestigioso evento.
Nonostante le tre candidature, la notte degli Oscar 2021 ha avuto per l’Italia un sapore amaro. Il nostro Paese è infatti tornato da Los Angeles a mani vuote: niente da fare per Laura Pausini, in lizza per la miglior canzone originale con la sua “Io sì”, tratta dal film La vita davanti a sè di Edoardo Ponti, come anche per Dalia Colli, Francesco Pegoretti e Mark Coulier candidati per il miglior trucco con il film Pinocchio di Matteo Garrone, e per Massimo Cantini Parrini in lizza per i migliori costumi, sempre con Pinocchio.
Laura Pausini ha commentato sui social il mancato trionfo dicendosi comunque orgogliosa di essere stata nominata e di aver fatto parte “di un progetto così speciale”. “Aver cantato sul palco dell’Academy – ha scritto – è un sogno che mai avrei potuto sperare si avverasse”. La cantante ha spiegato che un giorno potrà raccontare a sua figlia di aver vissuto la straordinaria esperienza: “Le racconterò il sogno di una notte… incredibile!”
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La 93esima edizione degli Academy Awards ha visto su tutti il trionfo di Nomadland, che ha conquistato alcuni dei premi principali: miglior film, miglior attrice protagonista e miglior regia. La regista cinese del film, Chloé Zhao, è la prima donna asiatica a conquistare il prestigioso riconoscimento. Ad aggiudicarsi invece la statuetta per il miglior attore protagonista è stato Anthony Hopkins, grazie al film The Father. La cerimonia di premiazione degli Oscar 2021 si è svolta tra le 2 e le 5 italiane nel rispetto delle misure anti-Covid: si è trattato del primo grande evento in presenza in tempo di pandemia.
Tutti i vincitori degli Oscar 2021
Di seguito l’elenco di tutti coloro che si sono aggiudicati la tanto ambita statuetta degli Oscar 2021.
- Miglior film: Nomadland
- Miglior regia: Chloé Zhao (Nomadland)
- Miglior attore: Anthony Hopkins (The Father)
- Miglior attrice: Frances McDormand (Nomadland)
- Miglior attore non protagonista: Daniel Kaluuya (Judas and the Black Messiah)
- Miglior attrice non protagonista: Yuh-Jung Youn (Minari)
- Miglior film internazionale: Un altro giro (Thomas Vinterberg)
- Miglior film d’animazione: Soul (Pete Docter e Dana Murray)
- Miglior corto d’animazione: Se succede qualcosa vi voglio bene di Michael Govier e Will McCormack
- Miglior sceneggiatura originale: Emerald Fennell (Una donna promettente)
- Miglior sceneggiatura non originale: Christopher Hampton e Florian Zeller (The Father – Nulla è come sembra)
- Miglior cortometraggio: Due Estranei (Travon Free e Martin Desmond Roe)
- Miglior scenografia: Donald Graham Burt e Jan Pascale (Mank)
- Migliori costumi: Ann Roth (Ma Rainey’s black bottom)
- Miglior documentario: Il mio amico in fondo al mare di Pippa Ehrlich, James Reed e Craig Foster
- Miglior cortometraggio: Colette di Anthony Giacchino e Alice Doyard
- Miglior sonoro: Nicolas Becker, Jaime Baksht, Michelle Couttolenc, Carlos Cortés e Phillip Bladh per Sound of Metal
- Miglior fotografia: Erik Messerschmidt (Mank)
- Miglior montaggio: Mikkel E. G. Nielsen (Sound of metal)
- Migliori effetti speciali: Andrew Jackson, David Lee, Andrew Lockley e Scott Fisher (Tenet)
- Miglior trucco e acconciatura: Sergio Lopez-Rivera, Mia Neal e Jamika Wilson (Ma Rainey’s black bottom)
- Miglior colonna sonora: Trent Reznor, Atticus Ross e Jon Batiste (Soul)
- Miglior canzone: Fight for you (Judas and the Black Messiah)