Thomas Vinterberg e l’Oscar dedicato alla figlia morta. Quando i sentimenti si pongono, drammaticamente, l’uno contro l’altro.
E ‘stato uno dei momenti più emozionanti, sicuramente il più toccante. Quando il regista danese Thomas Vinterberg, riceve l’Oscar come Miglior Film Straniero per il suo Another Round, immediatamente la commozione ha avuto il sopravvento. Thomas Vinterberg non può non pensare alla sua figlia morta due anni fa, appena quattro giorni dopo l’inizio delle riprese del film.
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Thomas Vinterberg l’Oscar dedicato alla figlia morta. Il toccante ricordo della figlia
Aveva letto la sceneggiatura e ne era entusiasta. Ida doveva essere qui e se qualcuno ci crede vi dico che lei è qui con noi. Se osservate con attenzione la vedrete applaudire e tifare per noi ”. Doveva essere lì, e sarebbe stata lì, accanto a suo padre, se un maledetto incidente stradale non l’avesse portata via.
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” Abbiamo finito per fare questo film per lei. Quindi Ida, questo è un miracolo che è appena accaduto e tu sei parte di questo miracolo. Forse da qualche parte hai tirato i fili affinché accadesse. È diventato una necessità per ostacolare la caduta libera. ” Con Another Round ho voluto celebrare la vita che perdiamo così facilmente” .
Lezione di vita
Da quel palco della Union Station di Los Angeles, il regista danese ha donato al pubblico un grande film ed una lezione di vita. Ogni istante va vissuto intensamente, con le persone che amiamo di più, perché la vita è un soffio di vento che ci può portare via in qualsiasi istante. Nel momento professionale più alto che un regista possa sognare da raggiungere, l’Oscar viene bagnato dalle lacrime per una figlia perduta troppo presto.
In una Notte degli Oscar che ha ovviamente risentito dell’effetto pandemia da Covid – 19, si pensi soltanto allo slittamento di due mesi dell’evento proprio in ossequio alle rigide norme anti – pandemia, il volto commosso del regista Thomas Vinterberg, ci ha fatto vedere un lato umanissimo di un mondo lontanissimo da noi.