Super Lega, secondo il giornale il premier britannico Boris Johnson a dispetto di quanto detto pubblicamente aveva sposato il progetto
Nei due giorni di vita della Super Lega sono intervenuti anche i leader politici. Tifosi, capi di governo e grandi rappresentati del calcio avevano espresso il proprio pensiero in merito alla nascente (e subito morente) competizione calcistica. La stragrande maggioranza si era messa di traverso al progetto. Anche il premier britannico Boris Johnson aveva detto di essere contrario. Almeno pubblicamente.
Secondo The Guardian, infatti, il capo del governo inglese aveva dato precedentemente il suo assenso e pochi giorni prima dell’annuncio ufficiale aveva anche incontrato il vicepresidente del Manchester United Ed Woodard. Secondo la ricostruzione fatta quindi il premier sarebbe stato prima favorevole, poi contrario, forse per le proteste che erano partite da tutto il mondo. Proprio l’Inghilterra avrebbe avuto la massima rappresentanza nella competizione con sei club su i dodici fondatori (le due società di Manchester, il Liverpool, il Tottenham, l’Arsenal e il Chelsea).
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Super Lega, al centro i rapporti tra Gran Bretagna ed Emirati Arabi
Qualche giorno fa da un altro autorevole quotidiano inglese, il Times, era invece arrivato un altro retroscena. Il governo Johnson avrebbe fatto pressioni sugli Emirati Arabi affinché il Manchester City abbandonasse il progetto, per proteggere la Premier League (il massimo campionato inglese), ritenuto il più bello al mondo ma soprattutto il più ricco.
La richiesta, se così si può definire, sarebbe arrivata tramite Lord Eddie Lister, 71enne primo consigliere del premier fin da tempi in cui era sindaco di Londra. Quando esplose la bomba della Super Lega con l’annuncio la sera di domenica 18, Lister era proprio a Dubai.
La società inglese è proprietaria del ricco sciocco emiratino Mansour bin Zayed Al Nahyan nonché vice premier del paese. La pressione sarebbe stata fatta con la minaccia che se il City avesse proseguito nel portare avanti il progetto, ci sarebbero state delle ripercussioni diplomatiche tra ai due paesi.
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Retroscena questo che stride con quanto raccontato dal Guardian. In realtà non è neanche escluso che entrambe le versioni siano vere, che Johnson prima fosse favorevole alla Super Lega poi, vista la reazione del mondo calcistico, abbia cambiato idea.