Play-off e meno squadre in Serie A: la Serie A è pronta a cambiare format. Il presidente della Figc Gravina è favorevole
Sono anni che si invoca una riforma della Serie A (aspetto che inevitabilmente va a modificare anche la B e la C), per giocare meno partite e rendere di nuovo il campionato competitivo e soprattutto provare a far meglio in Europa.
Oggi c’è stato in Consiglio Federale della Figc e sul tavolo la discussione sull’introduzione dei play-off (obiettivo, maggiore competitività del campionato) e riduzione delle squadre partecipanti (meno gare, calendario più snello e meno lavoro per chi ha gli impegni europei).
A margine della riunione il numero uno della Federcalcio Gabriele Gravina ha detto che è “opinione diffusa” la riduzione delle squadre ma esprime rammarico “per non aver centrato i tempi giusti perché due anni fa ho parlato di play-off e paly-out“. Un’ipotesi che sta valutando anche la Premier League, il più seguito (e ricco) campionato di calcio al mondo.
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Play-off in A, mancano solo nella massima serie. Gravina: “Sono favorevolissimo”
Gravina com’è noto è sorridente all’idea di introdurre i play-off e oggi l’ha ribadito: “Io sono favorevolissimo”. C’è però da confrontarsi con tutti e c’è un anno per discutere, volendo introdurre la riforma entro il 30 giugno 2021, senza perdere tempo e farla entrare dunque in vigore già dal prossimo campionato.
I play-off sono da sempre strumenti per far aumentare la competitività e dare la possibilità a squadre cosiddette di mezza classifica e ritenute fuori da ogni obiettivo di scendere in campo nelle ultime giornate con maggiori stimoli e agonismo.
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In Italia ci sono in tutte le categorie, dalla Serie B alla Serie D (in quest’ultima chi li vince viene solo inserito nelle graduatorie per i ripescaggi) e nel campionati regionali di Eccellenza e Promozione.