Nuovo agguato nella notte contro i braccianti nella provincia di Foggia.
Aboubakar Soumahoro, ancora una volta è la sua voce a levarsi alta per denunciare un nuovo, ennesimo attacco ai braccianti che lavorano lungo l’intera provincia di Foggia . ” Un altro agguato questa notte a Torretta Antonacci. Non ci fermeremo e chiediamo sia fatta giustizia “, queste dure parole pronunciate dalla Lega Braccianti , che nasce con l’unico scopo di proteggere i braccianti, iniziando a dare loro tutta la dignità che meritano.
Aboubakar Soumahoro ha fondato la Lega Braccianti per donare visibilità ad una categoria di lavoratori da sempre considerata invisibile . La loro invisibilità fa sì che siano spesso lavoratori con tanti doveri ma senza alcun diritto, spesso sotto scacco di caporali che sfruttano il loro lavoro. Questi attacchi sono anche il segno che questi lavoratori sono in una condizione che mette a rischio persino la loro incolumità fisica.
Nuovo agguato nella notte contro i braccianti. Le durissime parole di Aboubakar Soumahoro
Questa notte, un gruppo di persone armati ha nuovamente attaccato e sparato sui braccianti, che rientravano nell’insediamento di Torretta Antonacci (Foggia), ferendone alcuni – scrive -. È il secondo raid nel giro di 48 ore. Chiediamo alle autorità competenti di fare piena luce su questi attacchi vergognosi da vigliacchi.
Oggi, come Lega Braccianti, abbiamo convocato un assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori perché questi attentati alla vita di uomini e donne, non piegheranno e non fermeremo la nostra lotta per i diritti e per la dignità socio lavorativa di tutte e di tutti. Non c’é consolazione per il dolore e la rabbia provata, ma continueremo a lottare per questo nostro compagno e per tutti quelli che sono stati feriti questa notte nell’agguato ”.
Quello avvenuto questa notte è il secondo agguato in 48 ore. Nella notte tra il 23 e il 24 aprile, infatti, dei malviventi muniti di armi da fuoco hanno attaccato l’insediamento delle / dei braccianti di Torretta Antonacci nelle campagne foggiane (Puglia). Uno di loro è stato fermato dagli attivisti della Lega Braccianti e consegnato alle forze dell’ordine. Un atto di una gravità inaudita! “.