Catania maxi rissa: ragazzi assembrati senza mascherine e dopo il coprifuoco

Una maxi rissa a Catania è scoppiata intorno a mezzanotte della giornata di ieri 24 aprile in piazza Scammacca, in pieno centro storico della città di Catania.

Le immagini girate da un residente mostrano decine di persone ammassate che si azzuffano in mezzo alla strada già piena di automobili e avventori in barba alle disposizioni anti-Covid in vigore. Giovani senza mascherine e oltre l’orario del coprifuoco. “Purtroppo non è la prima volta che succede – commenta il cittadino che ha registrato il video – e questo indipendentemente dalle restrizioni imposte.

E probabilmente per una parola sbagliata o per uno sguardo di troppo a un certo punto, anche per colpa dei fumi dell’alcol, è scoppiata una rissa che ha visto coinvolte diverse comitive di ragazzi che hanno iniziato a picchiarsi, fino a quando qualcuno degli abitanti del quartiere non ha chiamato la polizia che è prontamente intervenuta. All’arrivo delle pattuglie c’è stato un “fuggi fuggi”, anche se alcuni dei protagonisti erano ancora lì. Gli agenti hanno identificato alcuni giovani e si attende un comunicato ufficiale delle questura su quanto accaduto.

I video della rissa a Catania hanno presto fatto il giro del web e dei social network da Tik Tok a Facebook. Le immagini parlano chiaro e non sembrano certo scene da zona arancione e per di più in orario da coprifuoco. Una situazione davvero incedibile, con assembramenti fuori dall’ordinario, con zero controlli da parte delle forze dell’ordine – che certamente fanno quel che possono – e grossi rischi anche sul fronte sanitario per quella folla rischia di far schizzare di nuovo i contagi in una città, Catania, che al momento è quella che presenta più focolai in Sicilia insieme con Palermo.

Questo weekend prima della ripartenza viene vissuto come se le misure fossero già state allentate, in realtà mentre domani quasi tutta l’Italia diventa gialla con un sensibile allentamento delle restrizioni, la Sicilia resterà arancione proprio perché il virus circola ancora massivamente. E’ il motivo per il quale, con una circolare inviata ai prefetti, il Viminale ha chiesto che l’allentamento delle restrizioni sia «attentamente monitorato» per individuare tutti quei «comportamenti difformi dal quadro regolatorio» che potrebbero determinare un peggioramento della situazione epidemiologica.

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Il capo di gabinetto Bruno Frattasi ha scritto che “gli oltre 70mila uomini delle forze di polizia a disposizione dovranno concentrare i controlli nelle zone della movida con interventi mirati per evitare gli assembramenti, nelle aree dove ci sono locali aperti al pubblico, nelle zone caratterizzate da intensi flussi di mobilità, e in tutte le piazze e le strade dove si concentra la movida, specie nei fine settimana”, afferma il prefetto.

In realtà i giovani catanesi si è visto che hanno già allentato autonomamente le restrizioni, mentre ancora forse le forze di polizia non avevano approntato nuovi servizi di controllo.  La circolare del ministro dell’Interno non parla di coprifuoco, ma il Viminale ha ribadito che il divieto di spostamento è in vigore dalle 22 alle 5.

 

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