Atalanta-Bologna: Tabellino e Highlights – Con il pareggio della Juventus a Firenze l’Atalanta di Gian Piero Gasperini ha la grande occasione di consolidare il secondo posto, con il Milan che dovrà giocare nel posticipo di lunedì contro la Lazio all’Olimpico. Il Bologna di Sinisa Mihajlovic non ha grandi pretese in classifica, per quanto provare a fermare una squadra come quella bergamasca è importante per il morale e la fiducia della squadra, sfruttando magari l’esperienza di Palacio e le accelerazioni dell’ex della gara Barrow. Inizialmente la partita sembra quasi in equilibrio, con il Bologna che sta bene in campo e se la gioca alla pari. Azioni da entrambe le parti, anche se la Dea sembra avere un potenziale d’attacco migliore per poter spaccare la partita. Dopo la vittoria di misura con i bianconeri e il pareggio amaro contro la Roma, in una partita nella quale, per occasioni avute, potevano vincere tranquillamente, i nerazzurri proveranno a tornare a vincere subito, con le intenzioni ben chiara dal momento in cui saranno i bergamaschi a creare gran parte delle occasioni. L’antipasto della serata, con la Dea dotata di una grande vocazione offensiva, si avrà con la rete del trequartista ucraino Malinovskyi, praticamente in stato di grazia da qualche partita, ancora una volta decisivo, ma di certo non l’unico che andrà in gol. Con il vantaggio dei padroni di casa quanto di buono aveva fatto fino a quel momento la formazione di Mihajlovic sembra sciogliersi in un battibaleno, perché da quel momento in poi non sembrerà più esserci partita. Dal 22′ in poi si gioca solo nella metà campo della squadra emiliana, con l’Atalanta che guadagna anche un calcio di rigore alla fine della prima frazione di gioco. Dal dischetto degli undici metri Muriel, praticamente un giocatore che quasi mai ha fallito un rigore, uno solo in una partita ufficiale (contro l’Inter lo scorso anno), non sbaglia e raddoppia per i suoi. Si va così negli spogliatoi al termine dei primi 45 minuti di gioco, con il Bologna che ha bisogno di un’impresa per poter ribaltare una gara ormai indirizzata su questo binario. Sta al tecnico Mihajlovic risolvere il rompicapo e trovare una soluzione per questo match finora compromesso.
Non ci sono cambi prima dell’inizio dl secondo tempo, ma la ripresa del Bologna viene subito compromessa da un cartellino rosso estratto dall’arbitro Fabbri ai danni del mediano Schouten per un’entrata con il piede a martello molto pericolosa sul difensore atalantino Romero. Un’ulteriore brutta notizia per i rossoblù già al 48′, perché da quel momento in poi sarà praticamente solo la formazione lombarda a giocare. Con le azioni arrivano anche i gol, perché l’Atalanta sembra ora avere imparato la lezione della partita all’Olimpico. In gol vanno quindi anche Zapata, Freuler e Miranchuk, appena subentrato dalla panchina, che dal 2-0 del 46′ incrementano il vantaggio della Dea sugli avversari fino al 5-0. In particolare al centravanti colombiano era mancato il gol contro Juventus e Roma, ma finalmente questa sera i suoi sforzi vengono ricompensati con la marcatura, una delle tante della sua squadra. Si percepisce subito che il Bologna in dieci, invece di reagire come vorrebbe il suo allenatore, non vede l’ora che arrivi il triplice fischio, quasi impotente di fronte alla facilità con la quale i bergamaschi riescono ad arrivare al gol, due nel primo tempo e tre nel secondo, tra il 57′ e il 73′. Vignato e Orsolini sono tra i più attivi dei rossoblù per provare a segnare almeno il gol della bandiera, dopo essere subentrati nella ripresa, ma non si trovano molti spiragli tra le maglie nerazzurre, anche se poi le occasioni per la squadra ospite non saranno tante. Serie di sostituzioni da entrambe le parti nel corso della ripresa, ma per la squadra in svantaggio lo stesso Vignato, Baldursson, Mbaye, Poli e Orsolini non saranno in grado di cambiare il copione della gara. Più decisivi i giocatori entrati a partita in corso su ordine di Gasperini, con il russo Miranchuk che è andato in gol, oltre al solito Ilicic, Pessina e Lammers. Anche se cambiano gli interpreti, il gioco della squadra di Gasperini rimane lo stesso, poco da dire per gli avversari di fronte a questa superiorità. I bergamaschi vogliono cos’ legittimare il secondo posto alle spalle dell’Inter, in attesa di quello che farà il Milan,, ma con un vantaggio di calendario rispetto alle concorrenti da ora fino alla fine della stagione. Un’occasione preziosa anche per il primo gol in stagione di Djimsiti in campionato, anche se in questo caso, per quanto il difensore nerazzurro fosse stato bravo a smarcarsi da Skorupski come se giocasse nel ruolo di centravanti, è Danilo a immolarsi con un intervento decisivo sulla linea di porta. Determinante per il possibile 6-0 della Dea, ma che di certo non cambierà granché nell’esito della partita, ormai irrecuperabile apochi minuti dalla fine. Al termine dell’ultimo minuto, senza recupero, il triplice fischio, addirittura anticipato, del direttore di gara Fabbri sancisce il successo dei padroni di casa, con Gasperini e i suoi che possono godersi altri tre punti meritatissimi, con una prestazione che sa mettere paura anche alle dirette rivali, riconfermando ancora una volta l’attacco più prolifico della Serie A per numero di reti messe a segno in stagione.
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Reti: Malinovskyi 22′, Muriel 44′, Freuler 57′, Zapata 59′, Miranchuk 73′
Atalanta (3-4-1-2): Gollini, Djimsiti, Romero, Toloi (Caldara 71′), Maehle, Freuler (Pessina 61′), De Roon, Hateboer, Malinovskyi (Ilicic 71′), Muriel (Miranchuk 61′), Zapata (Lammers 78′).
Allenatore: Gian Piero Gasperini
Bologna (4-2-3-1): Skorupski, Antov, Soumaoro, Danilo, De Silvestri (Vignato 56′), Svanberg (Mbaye 63′), Schouten, Barrow (Poli 72′), Soriano (Baldursson 56′), Skov Olsen (Orsolini 72′), Palacio.
Allenatore: Sinisa Mihajlovic
Arbitro: Michael Fabbri
Ammoniti: Danilo
Espulsi: –
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