Che fine ha fatto Jurgen Klinsmann? Oggi l’ex attaccante dell’Inter e campione del mondo con la Germania nel 1990 fa l’allenatore e l’opinionista
Jurgen Klinsmann è stato, a cavallo tra gli anni ottanta e novanta, uno degli attaccanti più prolifici, un vero terrore delle difese avversarie tanto da meritarsi il nomignolo, attribuitogli dal trio della Gialappa’s band, di “Kataklinsmann” anche perché talvolta la furia agonistica e l’irruenza lo portavano a commettere errori marchiani e a sbagliare gol che sembravano già fatti. Tuttavia, il suo score personale e il palmares sono di tutto rispetto: 45 gol in 108 presenze in Nazionale, tra la selezione della Germania dell’Ovest e quella unificata, dopo il 1990, e soprattutto il titolo di Campione del Mondo nel 1990, con tre gol all’attivo nella predetta competizione iridata.
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Nel corso della sua carriera Klinsmann ha militato anche nell’Inter, arrivando come terzo tedesco e in sostituzione di Ramon Diaz, nella stagione successiva a quella, 1988-89, dello scudetto dei record. In maglia nerazzurra ha realizzato 40 gol in 123 partite alzando al cielo una Supercoppa Italiana e una Coppa Uefa.
Bandiera dello Stoccarda, con cui perse la finale di Coppa Uefa 1988-89 contro il Napoli del “D10S” Diego Armando Maradona, in bacheca vanta anche un campionato tedesco e una Coppa Uefa col Bayern Monaco, un bronzo olimpico e un campionato europeo con la Germania e un titolo di capocannoniere in Bundesliga. Prima di appendere le scarpette al chiodo, nel 1997 per qualche mese milita nella Sampdoria, poi si trasferisce al Tottenham ma la sua ultima vera squadra di club sarà l’OC Blue Star, con cui gioca nel 2003 nella PDL, un campionato americano.
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Meno ricca di soddisfazioni personali la carriera di allenatore, intrapresa da Jurgen Klinsmann una volta lasciato il calcio giocato: un solo trofeo in bacheca, la Gold Cup conquistata con gli Usa nel 2013. Nel 2019, tre anni dopo aver lasciato la panchina Usa, viene chiamato ad allenare l’Hertha Berlino: dopo un serie di ko a febbraio del 2020 rassegna le dimissioni. Alla carriera da allenatore ha affiancato quella di commentatore sportivo e opinionista per ESPN e per la tedesca RTL.
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