L’associazione Rousseau, dopo la scadenza dell’ultimatum sul versamento delle quote arretrate, dà l’addio ufficiale al Movimento 5 Stelle: “Scelta dolorosa, ma inevitabile”.
Alla fine, come prevedibile, il divorzio è arrivato. Attraverso un nota ufficiale pubblicata su Il Blog delle Stelle, dal titolo “Oggi siamo a terra, ma ci rialzeremo”, l’Associazione Rousseau ha annunciato la separazione dai vertici del Movimento 5 Stelle. L’addio arriva alla scadenza dell’ultimatum imposto da Davide Casaleggio ai pentastellati morosi per il versamento delle quote arretrate. La piattaforma digitale era lo strumento di democrazia diretta a disposizione del Movimento per confrontarsi con gli elettori. Il nome Rousseau era stato ispirato dal noto filosofo francese, autore dell’opera intitolata Il contratto sociale.
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Il futuro dell’Associazione Rousseau dopo l’addio al Movimento 5 Stelle
“La scelta è dolorosa, ma inevitabile”, si legge nel comunicato dell’Associazione Rousseau, che ha annunciato un vero e proprio cambiamento. Nella parte introduttiva della nota viene sottolineato che per diversi mesi era stato richiesto più volte di condividere un progetto comune “con responsabilità e perimetri ben definiti dei ruoli reciproci”, con la proposta di un accordo di partnership per rafforzare il legame con il Movimento 5 Stelle.
“Stare insieme deve essere una scelta reciproca e deve presupporre rispetto e assunzione di responsabilità da ambo le parti. E questo, purtroppo, non si è verificato“, ha specificato l’associazione guidata da Casaleggio. A causa dell’enorme mole di debiti cumulati dai pentastellati e per le eccessive spese, Rousseau è adesso costretta ad avviare le procedure per la cassa integrazione. “Nonostante tutto – si legge nella nota – noi seguiteremo, nel limite del possibile e per rispetto verso tutte le persone che credono nel progetto, a fare la nostra parte onorando i nostri impegni”.
Seppur con pesanti ridimensionamenti, la piattaforma resterà dunque a disposizione degli iscritti. Le modalità attraverso cui saranno svolte le future attività verranno comunicate sia agli attivisti che ai portavoce nei prossimi giorni. “La situazione è difficile e ci lascia ingiustamente sulle spalle un peso enorme, ma la nostra missione non si fermerà“, viene sottolineato. “Partiremo con un nuovo progetto e con nuovi attori protagonisti, ma non sarà facile. Dovremo risolvere tutti i pesanti problemi economico-finanziari che ci sono stati addossati e trovare strategie di sostenibilità per il futuro”.
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Secondo quanto reso noto, Rousseau diventerà uno spazio “aperto, laico e trasversale“. Il nuovo spazio avrà l’obiettivo di dar voce “a tutti coloro che vorranno aggregare persone attorno a battaglie, temi o proposte”. Come descritto nella nota ufficiale, la piattaforma diventerà “la più grande lobby dei cittadini attivi”. “Lavoreremo per mantenere il percorso civico costruito in questi 15 anni – si legge nel comunicato – affinché quel principio di piramide rovesciata, nella quale crediamo profondamente, mantenga la sua forza”.
L’Associazione Rousseau ha spiegato che si è tentato fino all’ultimo di risolvere i problemi in modo concreto, senza però ottenere i risultati sperati. “Non avremmo mai immaginato di dover vivere una situazione di questo tipo – ha sottolineato – Sarà un futuro difficile e in salita, ma coerente, sfidante e intellettualmente onesto come siamo sempre stati. Oggi siamo a terra, ma ci rialzeremo perché noi siamo MoVimento”.
L’Associazione Rousseau cambia strada. La scelta è dolorosa, ma inevitabile.
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— Associazione Rousseau (@Rousseau_OS) April 23, 2021