Monica Nappo, ha avuto una carriera divisa tra il teatro, la televisione e il cinema, presterà il volto all’attivista politica Adele Faccio con la pellicola “Il segno delle donne”.
Una docu fiction su Rai Storia, diretta da Marco Spagnoli, il quale ha messo in evidenza le donne e tute le loro sfaccettature. In questo caso l’attrice ha capito il valore della storia di Adele Faccio e ha fatto in modo di raccontarla al meglio.
Il film è stato scritto durante il lockdown, l’attrice ha anche scritto un monologo dedicato alle donne, fu la prima donna a vincere un concorso nazionale per comici.
Vanta esperienza come regista di teatro, ed è sempre stata in prima fila per quanto riguarda l’arte e il mondo incantato. La docu fiction su “Il segno delle donne” è stata prodotta da Anele di Gloria Giorgianni, e diretta da Marco Spagnoli, in collaborazione con Rachele Ferrario.
La fiction ci fa capire più da vicino le donne che hanno reso onore alla storia, il personaggio interpretato dall’attrice, Adele Faccio, rappresenta l’attivista italiana che si è sempre battuta per il diritto all’aborto e la salvaguardia dei diritti omosessuali, per poi passare all’ecologia.
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Monica Nappo, ha prestato il volto ad Adele Faccio
I genitori dell’attrice hanno vissuto nel ’68 e per un momento vissero l’illusione che avrebbero potuto cambiare il mondo, Adele Faccio è riuscita a cambiarlo in tutti i sensi.
La sua battaglia per l’aborto, i diritti degli omosessuali e l’ecologia sono indelebili nella storia della politica italiana, l’unica pecca è quella che sia poco famosa per tutto il contributo che ha dato durante gli anni.
L’attrice ha dichiarato che quando le hanno proposto il ruolo di Adele Faccio, lei è stata felicissima, proprio perché non capita spesso di impersonare delle donne storiche così forti ed influenti.
L’attrice ha affermato che il grande successo di Imma Tataranni è dovuto anche al fatto che un’attrice come Vanessa Scalera ha una figura straordinaria che ha permesso il successo in prima serata.
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Il fatto che stiano cominciando ad emergere delle figure femminili diverse dal solito stereotipo estetico è un buon segno soprattutto per il femminismo.
Il suo primo film è stato con Matto Garrone, il quale scelse l’attrice dopo averla vista improvvisare in teatro per circa 4 ore. Subito dopo ha lavorato con Paolo Sorrentino, il quale è riuscito a cogliere le tristezze affettive di ogni persona.
L’attrice ha dichiarato di avere anche dei ripensamenti proprio perché non è stata scelta in alcuni ruoli per via della questione estetica, anche il fatto di non essere famosa sembra aver influito sulla poca visibilità avuta nel piccolo schermo.
Mentre in teatro ha avuto modo di esprimere sé stessa, proprio perché nessuno le impone limiti e può sperimentare quello che più le piace, l’improvvisazione.
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Sin da bambina adorava l’idea di fare la pagliaccia con dei mini show
Nel suo piccolo sin dall’infanzia sentiva dentro di sé la voglia di essere un’attrice, infatti è stata la prima donna italiana a vincere un concorso nazionale per comici, questo fu possibile ai testi scritti proprio da lei.
Da sempre ha ammirato Dolores Palumbo e Franca Valeri, il suo personaggio e la sua esperienza sono basati su queste icone. Dopo aver avuto un’infanzia e un’adolescenza difficili, si è buttata sulla recitazione senza esser sicura di riuscire a fare bene.
La necessità di uscire dalla monotonia e dalla quotidianità è stata il motore che alimentava la passione della recitazione, questo le ha permesso di stimolare la sua fantasia, per poi raccontare storie diverse in ogni spettacolo. In questo modo è riuscita a fare dell’arte una sorta di sanità mentale che è riuscita a farla stare meglio negli anni.
Suo padre è morto quando l’attrice aveva 14 anni, accadde in maniera traumatica, e questo episodio ha segnato la sua vita. Purtroppo la sua famiglia dopo quella disgrazia si è sfaldata, dopo tanti anni è riuscita a ricomporla.
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Dopo la perdita di suo padre, l’attrice si è sentita sola, il teatro è diventata la sua casa a il posto che l’ha accolta a braccia aperte, senza giudicarla permettendole di prendere tutto quello che aveva e trasformarlo in qualcosa di diverso.
“L’arte è un genitore che ti dà uno schiaffo quando serve e una carezza per farti andare avanti”
Queste sono le parole dette dall’attrice durante un’intervista, dove ha dichiarato che la comicità l’ha salvata dal suo periodo difficile. Per 10 anni ha vissuto a Londra, questo le ha permesso di vedere le cose positive del nostro bel Paese.