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Roma-Atalanta 1-1, bergamaschi spreconi: Tabellino e Highlights

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Lorenzo Nicolao

Dopo l’espulsione di Gosens la Dea non domina più. I giallorossi sfiorano la rimonta nel finale

Roma-Atalanta: Tabellino e Highlights

Roma-Atalanta 1-1, Cronaca, Tabellino ed Highlights

Roma-Atalanta 1-1, Cronaca, Tabellino ed Highlights

Roma-Atalanta: Tabellino e Highlights – L’Atalanta di Gian Piero Gasperini ha l’occasione di superare il Milan in classifica, dato che i rossoneri hanno perso in casa contro il Sassuolo, ma dovrà battere all’Olimpico in trasferta la Roma di Paulo Fonseca. Le opportunità ci sono, perché la Dea può contare su una condizione fisica migliore, non più impegnata in coppa e con i giallorossi che devono invece fare i conti con la prossima semifinale di Europa League contro il Manchester United. Il modulo è speculare, il 3-4-2-1, con Ilicic che viene preferito dal suo allenatore al colombiano Muriel, che come al solito potrebbe subentrare a gare in corso. Difesa di casa sempre in emergenza invece, con Cristante che giocherà ancora una volta arretrato, affiancato da Mancini e Ibanez. Dzeko in avanti dovrà provare a tornare al gol anche in campionato, mentre il suo corrispettivo Zapata vuole proseguire la scia positiva delle ultime giornate. La partita promette spettacolo perché il modo di giocare di entrambe le formazioni è europeo e dinamico, per quanto la Roma debba prestare molta attenzione alla pressione alta dei bergamaschi, anche se, ribaltando l’azione, Pellegrini e Mkhitaryan avranno grandi spazi per poter far male alla difesa a te della Dea. Subito qualche azione per gli ospiti, che si confermano molto abili nel proporre una manovra offensiva senza remore, votata all’attacco anche senza il possesso della palla. I giallorossi tendono invece a rischiare troppo, soprattutto quando devono ripartire da Pau Lopez, che spesso e volentieri sceglie un passaggio corto rispetto al rinvio. Una circostanza che al 26′ costa caro, perché i bergamaschi recuperano il possesso della palla con Gosens e sul passaggio del tedesco Malinovskyi torna al gol insaccando il tiro. Prima della mezz’ora la Dea va quindi in vantaggio, nonostante fino a quel momento la difesa dei padroni di casa si fosse comportata abbastanza bene. Nulla da fare però, perché l’Atalanta continua a riconfermarsi una squadra cinica e capace di colpire le difese avversarie in qualsiasi modo e qualsiasi momento. Il primo ammonito della gara è il giovane Calafiori, ma di fatto in avanti la Roma non riesce poi a rendersi pericolosa, neanche con Dzeko, che comunque prova a fare un continuo e utile gioco di sponda per i suoi compagni di squadra. Dopo il 4-1 del Gewiss Stadium i giallorossi hanno così bisogno di qualcosa di diverso, se vogliono provare a cambiare la rotta per ribaltare una situazione non favorevole alla squadra. Tanti gli errori di Cristante in fase di impostazione, troppo timidi a tratti Mkhitaryan e Pellegrini. Ben più organizzato il gioco dei bergamaschi, che dopo il vantaggio del trequartista ucraino si sono tenuti sempre accorti nel provare a colpire ancora una volta la Roma al primo errore. Le squadre vanno così negli spogliatoi sul vantaggio per gli ospiti, con la possibilità che Fonseca pensi di cambiare qualcosa già all’intervallo. Tanti errori banali anche per Ilicic, che nonostante la sua classe ha commesso troppi sbagli in fase di passaggio.

Ripresa

Nel secondo tempo il tecnico portoghese dei padroni di casa inserisce Peres al posto dell’ammonito Calafiori, ma il copione della partita si riconferma lo stesso della prima frazione di gioco. L’Atalanta domina il campo, per quanto gli errori dei bergamaschi siano troppi, tanto da fare infuriare il tecnico Gasperini. La Roma abbassa troppo il baricentro però, una condizione che non può che aiutare ulteriormente la Dea, che con Freuler e Romero, quindi addirittura un difensore, si avvicina in un paio di occasioni al raddoppio. I giallorossi non riescono più a uscire dalla propria metà campo palla al piede. Il centravanti bosniaco continua a fare gioco di sponda per far salire i suoi, ma non serve a molto in queste condizioni. Appaiono troppo forti i bergamaschi, che comunque cercano di non dare tregua agli avversari con un ritmo molto alto. I padroni di casa subiscono, nono riuscendo a rispondere con gli stessi tempi di gioco agli ospiti. I primi dieci minuti della ripresa sono di fatto il momento più difficile per gli uomini di Fonseca, con il risultato che appare beffardo, perché il vantaggio dei bergamaschi potrebbe essere ben superiore alla sola rete segnata nei primi 45 minuti di gioco da Malinovskyi. l’ucraino viene sostituito da Pasalic al 60′, ma dal punto di vista tattico per Gasperini non cambia molto. In questa fase anche Muriel in campo, che subentra al compagno di reparto Ilicic. con i nuovi innesti i bergamaschi proseguono il loro gioco offensivo, con la Roma che deve decisamente provare a fare qualcosa, a meno di mezz’ora dalla fine del match. Fonseca prova invertendo gli esterni, Peres e Karsdorp, nel tentativo di dare un’arma in più ai suoi, ma evidentemente potrebbe essere necessario effettuare almeno una sostituzione vera e propria. Fino almeno al 67′ il copione rimane però lo stesso, con gli attaccanti colombiani che continuano a spingere, ma la retroguardia dei padroni di casa in queste circostanze si conferma all’altezza, fermando le azioni create dalle punte nerazzurre. Dove però non è arrivata la difesa giallorossa, si sono presentati errori madornali da parte dei giocatori della Dea, con Gasperini che continua a disperarsi per lo spreco dei suoi nel corso di tutta la gara. Ancora di più con l’episodio avvenuto al 69′, che si traduce nell’espulsione di Gosens per un duro intervento ai danni di Veretout. Dal momento in cui stava dominando, l’Atalanta si ritrova così in dieci, con gli avversari che trovano subito un’occasione preziosa con un colpo di testa di Pellegrini. La Dea stava praticamente controllando alla grande la gara, avvicinandosi in più occasioni anche al raddoppio, ma il cartellino rosso per l’esterno tedesco atalantino non ha fatto altro che rincuorare i giallorossi, incoraggiandoli ora a cercare il pareggio, distante una sola rete. Muriel per tutta reazione prova a scacciare i demoni che si sono presentati alla sua squadra con un sinistro sul ribaltamento dell’azione, ma la conclusione dell’attaccante colombiano finisce sul fondo. Al 75′ è però un tiro rasoterra di Cristante da lontano, con evidenti responsabilità di Gollini, a trovare la rete sull’angolino basso della porta atalantina. L’espulsione di Gosens sembra aver cambiato il volto alla partita, con Gasperini che non sa più come lamentarsi per quello che sta vedendo. Ora la Roma è convinta di potercela fare, continuando ad attaccare come non era stato fino ai primi 65′ minuti di gioco. La Dea prova a ripartire, ma non è lucida nella manovra e perde facilmente il pallone. Per l’ultimo quarto d’ora di partita, Fonseca inserisce Perez al posto di Villar, nel tentativo di vincere l’intera posta della partita. All’81’ la Roma effettivamente sfiora il raddoppio con Dzeko, grazie a un preziosissimo assist di Pellegrini, imprendibile per la marcatura timida di Pasalic, perché è solo Gollini a opporsi con una deviazione in angolo a quello che poteva essere l’esito di una clamorosa rimonta. Su Mkhitaryan è preziosissimo invece il duello fisico vinto da Palomino, che legge perfettamente l’azione e il dribbling cercato in area dall’armeno. Muriel ha un’altra occasione d’oro, ma spreca malamente anche questa, circostanza nella quale con tutta evidenza il colombiano appare ancora freddo, senza essere riuscito a rompere il fiato. Il tecnico portoghese dei giallorossi decide quindi di osare ancora di più, richiamando in panchina Mkhitaryan e dando spazio nel finale a Borja Mayoral. Difficile vedere quest’anno insieme Dzeko e lo spagnolo, ma oltre alle doti del primo, capace di convivere in realtà con chiunque, sono le circostanze a favorire questa scelta di Fonseca, grazie alla superiorità numerica a ormai cinque minuti più recupero dalla fine della partita. Tanti i rimpianti per l’Atalanta che ha sciupato almeno dieci occasioni nitide per fare gol. Nel finale ci prova proprio il bosniaco, ancora una volta, ma saltando in anticipo non riesce a impattare perfettamente la palla, che finisce sul fondo. Strano per un giocatore abile di leggere il gioco come lui. Non sarà neanche l’ultima azione della Roma, ma su Perez sarà invece decisivo nel recupero Gollini, con una partita di grande sofferenza nel finale per l’Atalanta che al triplice fischio porta solo un 1-1. Un pari che, alla fine, non accontenta nessuno.

 

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