L’Aifa ha elaborato il suo terzo rapporto sulla sorveglianza dei vaccini Covid-19: secondo quanto emerso, la maggior parte delle segnalazioni per reazioni avverse sono relative a Pfizer e non ad AstraZeneca.
Gli effetti collaterali dei vaccini anti-SARS-CoV-2 continuano a preoccupare la popolazione. Se finora ad allarmare maggiormente è stato il siero di AstraZeneca per via dei rari eventi tromboembolici registrati in Europa, gli ultimi dati sulle segnalazioni avverse indicano invece che i numeri di Pfizer sono decisamente maggiori. Occorre specificare però che i numeri di somministrazioni del vaccino Comirnaty, ovvero quello di Pfizer, superano di gran lunga quelli del vaccino Vaxzevria, ossia quello di AstraZeneca.
A far luce su tutti i dati è l’Aifa, l’Agenzia Italiana del Farmaco, che ha pubblicato il suo terzo rapporto di farmacovigilanza sui vari vaccini. I dati raccolti e analizzati riguardano le segnalazioni registrate nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza tra il 27 dicembre 2020 e il 26 marzo 2021 per i tre vaccini in uso nella campagna vaccinale in corso: Pfizer, AstraZeneca e Moderna.
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L’Aifa ha preso in considerazione un numero complessivo di 46.237 segnalazioni su un totale di 9.068.349 di dosi somministrate. Il 92,7% riguardano eventi non gravi come dolore in sede di iniezione, febbre, astenia/stanchezza o dolori muscolari. Le segnalazioni per gravi reazioni avverse corrispondono invece al 7,1% del totale, con un tasso di 36 eventi gravi ogni 100.000 dosi somministrate, indipendentemente dal tipo di vaccino e dal numero di dose (prima o seconda).
La maggior parte degli eventi avversi sono stati segnalati dopo la somministrazione di Pfizer (81%), finora il siero più utilizzato nella campagna vaccinale (77% delle dosi somministrate), con un aumento delle segnalazioni per AstraZeneca (17%) a seguito dell’incremento dell’uso di questo vaccino (18% delle dosi somministrate). Per quanto riguarda invece Moderna, le segnalazioni rappresentano solo il 2% e sono proporzionali al numero più limitato di somministrazioni (5%).
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Come sottolineato dall’Aifa, le reazioni avverse nella maggior parte dei casi insorgono lo stesso giorno della vaccinazione o nelle 24 ore successive (quasi il 90% delle volte). Gli eventi tromboembolici legati a AstraZeneca si sono verificati invece entro due settimane dalla somministrazione, con casi molto rari di trombi associati a bassi livelli di piastrine nel sangue. La maggior parte delle segnalazioni dopo l’inoculazione dei vari vaccini riguarda prevalentemente febbre, cefalea, dolori muscolari/articolari, dolore in sede di iniezione, brividi e nausea, in linea con le informazioni già note.
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