Superlega sospesa, i 12 club fondatori hanno deciso di ritirarsi: “Progetto da rimodulare, siamo convinti che il calcio debba cambiare”
Nel corso della serata di ieri i sei club inglesi, fondatori della Superlega, si sono ritirati per primi aprendo la strada alla sospensione di un progetto controverso e duramente criticato nelle scorse ore.
In seguito agli addii di Arsenal, Tottenham, Liverpool, Chelsea, Manchester City e Manchester United è stato reso noto un lungo comunicato che spiega i motivi della sospensione.
We will not be participating in the European Super League.#MUFC
— Manchester United (@ManUtd) April 20, 2021
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Superlega sospesa, l’Inter è stata la prima italiana a ufficializzare il ritiro
Dopo le mosse delle sei squadre inglesi, la prima italiana a rendere ufficiale il ritiro è stata l’Inter e così via anche tutte le restanti società.
Nella notte, verso le 2, è stato pubblicato un comunicato ufficiale da parte dell’organizzazione della Superlega. Questo il contenuto del comunicato: “Bisognerà valutare i passi più opportuni per rimodellare il progetto, avendo sempre in mente i nostri obiettivi di offrire ai tifosi la migliore esperienza possibile, migliorando i contributi di solidarietà per l’intera comunità calcistica. La Superlega è convinta che l’attuale status del calcio europeo debba cambiare. Proponiamo una nuova competizione europea perché il sistema esistente non funziona. La nostra proposta ha l’obiettivo di permettere al nostro sport di evolversi, generando risorse e stabilità per l’intera piramide calcistica, aiutando anche il superamento delle difficoltà finanziarie vissute dall’intera comunità calcistica dopo la pandemia”.
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La nota, infine, si è conclusa: “La nostra proposta fornirebbe agli stakeholder del calcio contributi di solidarietà significativamente migliorati. Nonostante l’annunciata uscita dei club inglesi, costretti a prendere tali decisioni a causa delle pressioni esercitate su di loro, siamo convinti che la nostra proposta sia pienamente conforme alle leggi e ai regolamenti europei, come è stato dimostrato oggi da una decisione del tribunale che tutela la Super League dalle azioni di terzi”.