Milan-Sassuolo: Tabellino e Highlights – Dopo un weekend incandescente a causa dell’annuncio della nascita e del naufragio della Superlega europea di calcio, il Milan, uno dei paesi promotori, torna in campo contro una delle squadre che più hano osteggiato questo progetto, l’emergente Sassuolo di Roberto De Zerbi, con l’allenatore neroverde che non si è risparmiato parole al vetriolo verso l’iniziativa dei dodici grandi club europei. Da parte degli emiliani c’è quindi tanta determinazione nel poter far bene a San Siro, mentre i rossoneri in casa devono assolutamente tutelarsi dalle dirette inseguitrici, l’Atalanta, a due punti, e la Juventus, a quattro. Dopo una buona parte di stagione condotta in vetta alla classifica, sarebbe il colmo se la squadra di Pioli perdesse la possibilità di accedere alla Champions League, perdendo anche il quarto posto. Il secondo è quindi da tenere stretto, per quanto ancora una volta manchi il trascinatore per eccellenza dei rossoneri, lo svedese Zlatan Ibrahimovic ancora una volta fermato da un guaio fisico, in questa occasione proprio come Bennacer e Theo Hernandez, assenze pesanti per Pioli. Anche il Sassuolo ha i suoi assenti, ma De Zerbi, che schiera Defrel in attacco come unica punta nel suo 4-2-3-1 speculare al Milan, si affiderà soprattutto sul suo terzetto di trequartisti: Jeremie Boga, Filip Djuricic e Domenico Berardi. I neroverdi hanno un buon approccio alla gara, con l’occasione più clamorosa dei primi venti minuti che viene creata dallo stesso Boga, per quanto il giocatore ivoriano si faccia parare di piede da Donnarumma una conclusione troppo morbida, dopo una serie di dribbling molto preziosi. Il Milan comunque fa il suo, perché in un paio di circostanze il Sassuolo commette degli errori difensivi, ma solo al momento di finalizzare gli attaccanti rossoneri falliscono l’appuntamento con il gol. I rossoneri giocando molto corto provano ad aggredire la formazione ospite, anche se gli emiliani sono poi molto bravi a ripartire in contropiede, circostanza nella quale i neroverdi riescono a racimolare calci di punizione da posizioni molto invitanti. Berardi ha la sua chance al 24′, ma il calcio piazzato finisce alto, rispetto a tante altre occasioni dove l’attaccante della Nazionale è riuscito ad andare anche al gol con apparente facilità. Calabria è tra i giocatori che spingono di più nel Milan, merito anche del riposo che ha potuto concedersi negli ultimi turni di campionato, perché infortunato. Leao arriva al tiro, ma Ferrari riesce a frapporsi tra l’attaccante portoghese e la sua porta. La giovane punta sembra però ispirata, più partecipe anche all’azione del resto della squadra. Il Milan fino alla mezz’ora appare comunque intenzionato a passare in vantaggio, anche con belle azioni corali, per quanto sia la giocata di Calhanoglu a sbloccare il punteggio, con uno stop molto ben fatto stilisticamente e un tiro a giro sul palo lontano che sorprende Consigli. Il Diavolo va così in vantaggio al 30′ con una finezza del centrocampista turco, un giocatore in scadenza di contratto ma che quando è in serata sa come far cambiare passo alla squadra. Il suo problema fino a questo momento non è stato altro che la costanza, qualità che nei tornei lunghi può contare moltissimo. Da questo momento in poi i padroni di casa giocheranno con maggiore scioltezza, anche se poco dopo il gol del vantaggio Leao sbaglia malamente il tiro da buona posizione calciando alto, e non di pochi metri. Negli ultimi minuti della prima frazione di gioco riuscirà a reagire con maggiore facilità il Sassuolo, rialzando anche il baricentro, ma di fronte all’ennesimo tentativo di Berardi è Dalot di fatto a salvare il risultato con un intervento provvidenziale proprio davanti alla linea di porta. I neroverdi provano a ristabilire la parità, ma il Milan difende bene, invece ad eccezione della perla di Calhanoglu è troppo poco quello che hanno fatto nel primo tempo Rebic e Leao, quasi impalpabili. In queste partite ci può rendere facilmente conto di quanto sia significativa la presenza di Ibrahimovic in campo nella zona offensiva. U attaccante di peso che riesce a prendersi gran parte delle marcature, ma anche ad illuminare con le sue giocate, sia quando si tratta di rifinire l’azione per i compagni, sia quando è necessario andare in gol. Le squadre rientrano così negli spogliatoi sul risultato di 1-0 per il Milan.
Nella seconda metà di gara il ritmo alto e i continui capovolgimenti di fronte sembrano quelli del primo tempo, con Pioli e De Zerbi che hanno scelto di rimanere invariate le formazioni, anche se i rossoneri giocano più con un 4-4-2, con Rebic e Leao attaccanti sulla stessa linea, mentre Saelemaekers e Calhanoglu vanno a coprire più le fasce. Il Milano prova a fare possesso palla, ma la prima occasione da rete è ancora una volta di Berardi, per quanto l’attaccante non trovi la porta. In difesa continua a giganteggiare il danese Kjaer grazie a un’ottima prestazione che gli sta permettendo di contenere agevolmente i giocatori offensivi avversari. A centrocampo si distingue l’ex della partita Locatelli, con i suoi lanci preziosi, anche se per le occasioni da rete e la possibilità che il risultato cambi, il match sembra aver ora raggiunto un proprio equilibrio. Il Sassuolo gioca il pallone molto bene, ma la maggior parte delle occasioni nascono dagli attaccanti rossoneri. Al 59′ Calhanoglu ha l’opportunità di realizzare la doppietta personale, dopo un altro tiro di Saelemaekers, ma in entrambe le circostanze è Consigli a opporsi bene ai tentativi di mettere a segno il 2-0 da parte dei padroni di casa. Per evitare ulteriori rischi, a meno di mezz’ora dalla fine De Zerbi è così costretto ad intervenire con un triplice cambio. In campo Raspadori, Toljan e Traore, di fatto sostituzioni in tutti i reparti del campo. Il più in ombra fra gli uscenti è certamente Defrel, che rispetto all’essere partito titolare al posto del giovane Raspadori non è riuscito a combinare molto nei 60 minuti giocati. Al 72′ entra anche Maxime Lopez, al posto di Obiang, mentre dopo un paio di minuti è Mandzukic a subentrare nel Milan al posto di Rebic. Krunic entrerà invece al posto dell’autore del gol finora decisivo Calhanolgu. Con i cambi la partita cambia però rotta, perché nel momento migliore del Diavolo il Sassuolo riesce ad essere premiato per i suoi sforzi e per l’attitudine di non mollare mai. Raspadori, appena entrato, supera Donnarumma con un ottimo senso del gol e riapre di fatto una partita che comunque non era mai stata chiusa. I rossoneri, nonostante il gol subito, possono dimostrare di essere in grado di rialzarsi dai momenti più difficili, proprio come fatto in altre circostanze nel corso della stagione, ma trovare in meno di un quarto d’ora nuovamente il vantaggio sarà fondamentale questa volta in termini di classifica e piazzamento Champions, con Atalanta e Juventus che devono ancora giocare rispettivamente contro Roma e Parma. Le cose nel finale però si complicano ulteriormente per i padroni di casa, perché ancora una volta è Raspadori a battere la difesa rossonera e aggirare Tomori calciando di destro, in un’azione fotocopia che si è avvalsa dell’assist di Berardi. Bravissimo il giovane attaccante neroverde, che sta facendo letteralmente la differenza. La squadra di De Zerbi vuole addirittura legittimare il vantaggio, con un paio di altre azioni da rete abbastanza clamorose. I rossoneri sono crollati improvvisamente nel finale, perciò Pioli per i minuti finali opta addirittura per un triplice cambio, più per la disperazione che per altro. Dentro Brahim Diaz, Castillejo e Kalulu, nella speranza di trovare il pareggio almeno nel recupero. Il risultato è clamoroso per come si sia sviluppata la partita, ma la formazione emiliana è stata molto abile nell’approfittare del momento di stanca dei padroni di casa, sfruttato ampiamente dalla giovane punta Raspadori. Il Milan proverà fino alla fine ad acciuffare il pareggio, ma mettendosi anche di fronte ai rischi di subire il contropiede di una squadra abilissima nel farli. Le emozioni sono tante fino al triplice fischio, ma il risultato non cambierà, con il Sassuolo che riuscirà a espugnare con merito San Siro, dopo ampi tratti di dominio rossonero. Colpevoli i ragazzi di Pioli nel non aver chiuso prima la partita.
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Reti: Calhanoglu 30′, Raspadori 76′, Raspadori 83′
Milan (4-2-3-1): Donnarumma, Dalot, Kjaer, Tomori, Calabria (Kalulu 86′), Meite (Brahim Diaz 86′), Kessie, Rebic (Mandzukic 74′), Calhanoglu (Krunic 74′), Saelemaekers (Castillejo 86′), Leao.
Allenatore: Stefano Pioli
Sassuolo (4-2-3-1): Consigli, Kyriakopoulos, Ferrari, Marlon, Muldur (Toljan 63′), Locatelli, Obiang (Maxime Lopez 72′), Boga (Haraslin 83′), Djuricic (Traore 63′), Berardi, Defrel (Raspadori 63′).
Allenatore: Roberto De Zerbi
Arbitro: Luca Sacchi
Ammoniti: Djuricic
Espulsi: –
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