Adesso è ufficiale, tutti i 6 club inglesi, non solo il Manchester City, hanno lasciato la Superlega: Manchester United, Chelsea, Arsenal, Tottenham e Liverpool hanno abbandonato la competizione.
La seconda giornata di vita della autoproclamatasi Superlega è stata dura, durissima. Altro che svezzare una creatura, si è invece già passati alla possibile soppressione della neonata competizione creata con atto unilaterale da 12 club europei alla mezzanotte tra domenica e lunedì. Ipotesi adesso davvero ad un passo, visto che sono rimaste solo 6 società: le 3 spagnole (Real Madrid, Barcellona, Atletico Madrid) e le nostre 3 italiane (Juventus, Inter e Milan).
Era poche ora fa, sembra passato un secolo: Perez, Agnelli e compagnia annunciavano al mondo l’alba di un nuovo calcio, che avrebbe portato ricchezza per tutti, ponendo fine all’egemonia dell’UEFA e della sua bolsa Champions League.
Quello che i capi della ‘rivolta’ non potevano immaginare era una reazione popolare, tra tifosi e opinione pubblica, così potente nel dire no alla nuova competizione. Le reazioni del palazzo erano state messe in preventivo e pazienza se si sarebbe rotta qualche amicizia come quella tra Agnelli e Ceferin, oppure se qualcuno avrebbe dato del traditore agli organizzatori del nuovo torneo, come un furioso Cairo nei confronti del presidente bianconero e di Marotta.
Ma le proteste commoventi, accorate, insistenti dei tifosi, ma anche di giocatori e allenatori al livello più alto – come Klopp e Guardiola – hanno fatto precipitare la situazione e sgretolato il muro di convinzioni dei ‘fondatori’. Il calcio, quello vero, non quello dei parrucconi burocrati e degli avidi proprietari sommersi dai debiti della loro mala gestione, ha vinto, almeno Oltremanica.
Non è un caso che siano state proprio le squadre inglesi, dove più massiccia era stata l’onda di sollevazione popolare, a recedere per prime dalla temeraria operazione rivolta all’assalto del grano. Non è un caso che sia stato proprio a loro che abbia rivolto oggi le sue parole il presidente dell’UEFA Alexander Ceferin, che con toni da ‘padre’ pronto a perdonare aveva teso una mano: “Avete fatto un grande errore. Qualcuno dice che sia avidità. Arroganza. O ignoranza del calcio inglese. Non importa. Importa che c’è ancora tempo per tornare indietro. I tifosi inglesi meritano rispetto“.
POTREBBE INTERESSARTI: SuperLega, dimissioni Agnelli: la Juve smentisce, ma il progetto è fallito
Quanto in Inghilterra l’operazione Superlega sia stata vissuta come una ferita inaccettabile – ancora più in piena crisi dovuta alla pandemia – lo dimostra la nota ufficiale con cui l’Arsenal ha annunciato di aver cambiato idea: “Abbiamo commesso un errore, vi chiediamo scusa”.
Non molti sanno che Simona Ventura ha una sorella che è identica alla conduttrice: non…
Mentre tutti sono in attesa dell'inizio della nuova stagione di Amici, è diventato virale uno…
Dopo Temptation Island Lino Giuliano, fidanzato di Alessia, ci ripensa: ecco come stanno veramente le…
L'attesa è finita per tutti i fans: L'amica geniale 4 sta per arrivare, anticipazioni e…
E' considerata la dieta del momento ed ha già conquistato moltissimi, ma attenzione al dettaglio…
Ida Platano non smette di sorprendere, ed ora spuntano le foto fuori dal programma Uomini…