Delitto di Bolzano, la Procura ha dato l’ok per la ripresa delle ricerche. In casa avevano fatto sparire i coltelli, avevano paura di Benno
Da due mesi circa il 31enne Benno Neumair è in carcere dopo aver ammesso di aver ucciso e fatto sparire i corpi di Laura Perselli, la madre 68enne, il Peter, il padre. Da indagato a piede libero diventò l’unico indiziato e messo sotto torchio ammise le sue responsabilità.
Il corpo di Laura è stato trovato ma di quello del padre non c’è ancora traccia. Un delitto che si potrebbe definire annunciato. L’Adige pubblicò la notizia che i genitori del ragazzo avevano un gran timore di lui. Il terrore è emerso da alcuni dettagli.
In casa, infatti, erano stati nascosti tutti i coltelli. Il dettaglio è emerso da una conversazione che la mamma ebbe con un’amica “ma ci sono forbici in giro”, scrisse. Perché tanto timore? Il ragazzo la scorsa estate, quando viveva in Germania con quella che allora era la sua fidanzata, essendo affetto da schizofrenia paranoide, ebbe una crisi e fu sottoposto a Tso per tre giorni.
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Omicidio di Bolzano, in arrivo squadra da La Spezia per cercare il corpo di Peter
Il padre lo riportò a Bolzano. Si sarebbe dovuto sottoporre a una cura ma così non è stato. La terapia non cominciò mai e dopo qualche settimana che il figlio era tornato a casa la donna espresse le sue paure all’amica.
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Ora riprenderanno le ricerche del corpo di Peter. Benno li aveva gettati nei fiume Adige dal ponte Vadena. Quando fu trovato il cadavere della madre, il 6 febbraio, Benno era in carcere da otto giorni e dopo il ritrovamento confessò. La Procura ha ora disposto di riprendere le ricerche incaricando un reparto cinofilo specializzato per le acque. Arriverà da La Spezia e l’operazione avrà inizio appena le temperature saranno un po’ superiori a quelle attuali.