Video Grillo, coro di critiche dal mondo politico, solidarietà solo dal M5S

Solo gli esponenti del M5S solidarizzano con Beppe Grillo dopo il suo video in difesa del figlio, indagato per stupro di gruppo insieme a tre amici

Non si spegne l’eco mediatica del video in cui Beppe Grillo difende a spada tratta il figlio Ciro, indagato dalla Procura della Repubblica di Tempo Pausania per stupro di gruppo, insieme ad altri 3 coetanei, ai danni di una studentessa italo-svedese; violenza che si sarebbe consumata, al ritorno da una serata in discoteca, nella villa di Porto Cervo, esclusiva e rinomata località turistica sarda, dell’attore e padre nobile del Movimento 5 Stelle nell’estate del 2019. A dare fuoco alle polveri è stata la capogruppo di Italia Viva alla Camera Maria Elena Boschi che, togliendosi qualche sassolino dalle scarpe dopo essere stata messa per mesi sulla graticola dai grillini per le vicende giudiziarie del padre, senza mezzi termini ha bollato il video come “vergognoso e scandaloso“.

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In particolare l’ex Ministro dei governi Renzi ha stigmatizzato il passaggio del video in cui Grillo per dimostrare l’innocenza del figlio rimarca il fatto che dopo il presunto stupro la vittima è andata a fare kite-surf e “ci ha messo otto giorni a denunciare” accusandolo, quindi, di “fare un torto alle donne vittime di violenza”. Tuttavia, secondo quanto riferito dalle agenzie di stampa, la vittima, all’epoca dei fatti 19enne, accusa Ciro Grillo e i suoi tre amici, che si difendono descrivendo come “consenzienti” i rapporti sessuali, di averla costretta a “bere vodka” e a “fare sesso dopo averla tenuta per i capelli“.

Video Grillo, la solidarietà del M5S: “Siamo umanamente vicini a Beppe”

Bordate contro il garante del M5S anche dal leader del Carroccio, Matteo Salvini, che ha twittato: “Da Grillo garantismo a giorni alterni. Il sabato Salvini è colpevole, il lunedì suo figlio è innocente”; chiaro il riferimento al suo rinvio a giudizio per la vicenda “Open Arms” per la quale l’ex Ministro dell’Interno è accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti di ufficio.

Fanno, invece, quadrato attorno al loro leader gli esponenti del M5S che, tra l’altro, hanno invitto i media a evitare speculazioni e sensazionalismi. “Sono e siamo umanamente vicini a Grillo, un uomo e un padre che sta vivendo un dramma che non è augurabile a nessuno. Abbiamo fiducia nel lavoro della magistratura che accerterà la verità. Quando si ha a che fare con la vita delle persone, con vicende di una tale delicatezza, è più che mai opportuno che i fatti vengano trattati dai media evitando conclusioni affrettate e la ricerca di sensazionalismi”, il commento del capo politico reggente del Movimento grillino Vito Crimi.

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Non solo Vito Crimi visto che in difesa di Beppe Grillo si è ricompattata la galassia pentastellata: infatti, Alessandro Di Battista, anche anche se ha preso le distanze dal Movimento, è stato tra i primi a manifestare solidarietà a Grillo: “Sei un papà e ti capisco. Spero che tutto si possa chiarire e alla svelta. Immagino siano stati due anni difficilissimi. Coraggio Beppe”. Gli ha fatto eco la vicepresidente del Senato Paola Taverna: “Ciò che prova Beppe a livello umano posso solo immaginarlo e da mamma gli sono vicina. La magistratura è al lavoro, perciò auspico che giornali e talk show lascino che questa vicenda si risolva, come è giusto che sia, in tribunale. Serve rispetto: no a speculazioni da sciacalli”.

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