I trofei di Adriano Panatta? Non tutti possono sapere o ricordare il numero esatto delle sue vittorie. Sicuramente nessuno ha dimenticato il nostro fuoriclasse della racchetta.
Romano, classe 1950. Quando si parla di Tennis, quello con la lettera maiuscola iniziale si possono snocciolare decine di nomi di grandi tennisti, di epoche diverse, italiani e stranieri. Ma si arriva ad un punto dove non si può non inserire un nome: Adriano Panatta . Ai più giovani, quelli che Panatta lo hanno solo sentito nominare dai loro padri o da qualche istruttore di tennis, è stao il più grande talento tennistico che abbia l’Italia prodotto.
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E ‘stato anche il più grande tennista italiano in assoluto? Questo non si può dire con certezza, poiché vengono in mente altri nomi di grandi tennisti, come Nicola Pietrangeli, ad esempio. Ma sul talento assoluto nessuno può discutere. Non un grande talento, ma un immenso talento, forse non supportato da una pari voglia di sacrificio, di allenamenti per migliorare ulteriormente ciò che madre natura gli aveva donato.
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Nelle sue giornate migliori non temeva alcun avversario. Tutti i più grandi tennisti della sua epoca sono stati da lui battuti, e più volte. Da Borg a Connors, da Vilas a Gerulaitis fino a Lendl hanno dovuto inchinarsi dinanzi alla sua classe cristallina. Destrorso, era capace di offrire un tennis che univa il classico al moderno, capace di variazioni impreviste ed imprevedibili. Con Panatta il Tennis non era mai banale né scontato. Era soltanto terribilmente bello da vedere.
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Adriano Panatta è stato uno dei pochissimi tennisti a vincere gli Internazionali di Roma e di Parigi nello stesso anno, il magico 1976. Quello fu davvero un anno magico per Panatta e per il tennis italiano, dal momento che arrivò anche la Grande Insalatiera, ovvero quella Coppa Davis che l’Italia non aveva mai vinto prima. In Italia è stato il numero per otto anni, mentre nel suo anno migliore, il 1976, raggiunse la quarta posizione nella classifica ATP.
Ed i suoi trofei saranno tutti esposti in bella mostra nel salotto di casa. Neanche per idea. Adriano Panatta i trofei delle sue grandi vittorie non li ha più, non sa che fine hanno fatto. La coppa degli Internazionali di Roma? Non lo so, quella di Parigi? Boh !. Nemmeno la Coppa Davis? Nemmeno. Il pensiero della triste vetrinetta dove ricordare i tempi andati, lo ha sempre fatto inorridire. Anche in questo è un fuoriclasse.
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