Il caso Mauro Romano, chi è Vittorio Romanelli: l’uomo accusato del rapimento del piccolo di Racale, la famiglia lo difende.
Bianca Colaianni, la madre di Mauro Romano, il bambino scomparve a soli 6 anni da Racale, in provincia di Lecce, nel 1977, 44 anni dopo non si arrende e continua a cercare la verità sulla sorte del figlio. Nei giorni scorsi, ancora una volta, si è ribadito che lo sceicco Mohammed Al Habtoor non sarebbe il piccolo rapito nel Sud Salento, nonostante appunto la mamma sostenga il contrario.
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Ma in questa vicenda ci sono anche dei protagonisti dei quali si parla poco e che a loro volta sarebbero coinvolti nella sparizione del piccolo. In particolare, uno di loro è un amico della famiglia Romano e il bambino lo chiamava addirittura “lo zio”. Si tratta di Vittorio Romanelli, barbiere in pensione di Racale, 79 anni.
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Le accuse a Vittorio Romanelli nel caso Mauro Romano e la difesa dei familiari
L’uomo è accusato di essere colui che materialmente sequestrò il bambino e finora in questa vicenda è l’unico indagato. Ma i suoi familiari lo difendono a spada tratta e nel corso della trasmissione ‘Storie Italiane’ è addirittura intervenuta la moglie di Vittorio Romanelli, accompagnata dal legale di famiglia, per sostenere l’innocenza del marito. “La nostra vita è distrutta, vogliamo la verità per il figlio e anche per noi, ci hanno rovinato, chi sa parli. Purtroppo mio marito è l’unico indagato, senza colpe, e lo sa anche la famiglia di Mauro. Devono liberarci di questa infamia, stiamo morendo”, sostiene la donna in diretta televisiva.
Poi ancora la donna ricorda che il figlio Sergio Romanelli non ha mai affermato di avere ricordi su quanto avvenuto quel giorno, ma che sarebbe stato spinto a testimoniare alcuni dettagli da Bianca Colaianni, la madre di Mauro Romano. Invece, dice la mamma di Sergio Romanelli, suo figlio “ha sempre dichiarato che si ricordava solo degli elicotteri che cercavano il bimbo”. In trasmissione, è appunto intervenuto anche il legale della famiglia Romanelli, che ha evidenziato come le accuse al 79enne Vittorio Romanelli siano fondate “su contraddizioni e indizi che non sono indizi”.
