Napoli-Inter: Tabellino e Highlights – L’Inter vuole proseguire la sua corsa trionfale per raggiungere quanto prima la certezza matematica dello scudetto. Questa sera però, al DiegoArmando Maradona, ad attenderla è il Napoli di Gennaro Gattuso, che negli ultimi sei match giocati ha vinto cinque volte ed è in un buon momento dopo aver sofferto per lunghi tratti l’assenza di alcune pedine fondamentali della sua rosa. Per contro, i partenopei dopo la sconfitta della Juventus al Gewiss Stadium di Bergamo contro l’Atalanta di Gian Piero Gasperini sono motivati a far bene e raccogliere punti preziosi nell’ottica di un piazzamento in Champions League a fine stagione. Rispetto alla capolista i padroni di casa appaiono più brillanti, soprattutto per la capacità di fare possesso palla e avvolgere la formazione avversaria. L’Inter ha ormai abituato esperti e commentatori al proprio gioco a volte attendista, sfruttando la solidità difensiva e la velocità di Lautaro Martinez e Romelu Lukaku per ribaltare velocemente il fronte e sospendere in contropiede gli avversari. Il primo tempo, almeno fino alla mezz’ora, non offre particolari azioni da rete, almeno fino a quando il Napoli, nel tentativo di una triangolazione cercata da Insigne, non trova nell’area nerazzurra al 36′ una deviazione favorevole ai partenopei di De Vrij e un pasticcio di Handanovic che manca la presa del pallone. Un’autorete che favorisce gli sforzi dei ragazzi di Gattuso, ma da quel momento la partita si accenderà con un paio di sfuriate della capolista che mettono i padroni di casa in difficoltà, tant’è che l’Inter prima scheggia il palo, con Lautaro Martinez, poi lo colpisce pianamente con lo stesso Lukaku. Una giocata tecnicamente molto bella dell’attaccante argentino avrebbe favorito l’intervento di Barella per la ribattuta a rete, ma è Manolas con grande velocità a strappare il pallone al centrocampista prima che l’ex Cagliari possa pareggiare. Il Napoli nonostante i rischi tiene in difesa e si avvicina anche al raddoppio, ma il primo tempo termina sul risultato di 1-0 a favore dei padroni di casa.
Dopo l’intervallo non ci sono avvicendamenti tattici né cambi per nessuna delle due squadre, né dalla parte di Gattuso, né da quella di Conte, anche se il copione sembra essere completamente cambiato. Rispetto alle ripartenze della prima frazione di gioco, ora la reazione nerazzurra è veemente, nel tentativo di pareggiare e regolare i conti. Prima Lukaku di forza, poi gli scambi tra Martinez e Barella. Dopo diversi rischi corsi da un Napoli che non sembra essere più in grado di uscire dalla propria metà campo, il vantaggio effettivo dell’Inter arriva però con Eriksen, che dal limite dell’area di rigore riesce a superare Meret con una rasoiata sul quale il portiere dei partenopei non riesce a intervenire in tempo in tuffo. Il centrocampista danese firma così l’1-1 al 55′ momento dal quale la partita si accenderà ulteriormente, con l’Inter che crede nella rimonta ancora da completare e il Napoli che vuole reagire per riportarsi in vantaggio. Nella manovra offensiva partenopea non riesce però a trovare i suoi spazi Osimhen, di fatto quasi impalpabile, marcato stretto dal terzetto difensivo interista, tutt’altro che facile da superare, anche dal punto di vista fisico. Il nigeriano sta però facendo tanto dal punto di vista della copertura e del sacrificio, provando a chiudere tutte le linee di passaggio del terzetto difensivo avversario, in un continuo confronto tra l’attaccante e la retroguardia di Conte. Brividi però anche per la capolista, perché su un cross di Politano, Manolas allunga la traiettoria e, per questione di centimetri, Fabian Ruiz non riesce a toccare il pallone a rete. In questo modo, semplice rinvio dal fondo per Handanovic. Dal 69′ in poi i primi cambi, perché Conte richiama in panchina l’ammonito Darmian per inserire Perisic, prima di fare spazio a Sanchez al posto di uno stanchissimo Lautaro. Gattuso risponde invece con il folletto belga Mertens, per provare a dare una svolta alla partita al posto del nigeriano Osimhen, questa sera più efficace senza palla che con questa tra i piedi. Il Napoli però rischia ancora, perché Eriksen con un tiro verso la porta di Meret prova a realizzare la doppietta personale, ma l’intervento dell’estremo difensore dei padroni di casa è provvidenziale nell’impedire all’Inter di passare in vantaggio. Gli azzurri provano però a ripartire, spinti da Gattuso che li incoraggia rialzare il baricentro. Proprio in questa circostanza, a soli dieci minuti dalla fine del tempo regolamentare, è Politano a colpire in pieno la traversa nerazzurra, di fatto contro un Handanovic già battuto. Le squadre in questo momento non si risparmiano, provando a dare tutto nel tentativo di vincere una partita che vale tanto, tantissimo in ottica classifica in una fase così delicata del calendario e della Serie A. Doveri sembra assegnare un calcio di rigore all’82’, ma poi fischia il fuorigioco di un giocatore del Napoli, con un atterramento di Zielinski nell’area di rigore nerazzurra. Per risolvere il caso, il direttore di gara decide di ricorrere direttamente al Var, con la moviola in campo che di fatto deciderà per un nulla di fatto, con l’Inter che ha rischiato tantissimo a meno di otto minuti dalla fine del match. Conte vuole più equilibrio e inserisce all’84’ Gagliardini al posto di Eriksen, con il centrocampista danese che ha già fatto il proprio dovere. L’Inter però, dopo i brividi e la suspance di pochi attimi prima, prova ad attaccare, anche nel finale, ma Koulibaly si riconferma uno straordinario difensore in grado di arginare anche un attaccante temibile come Romelu Lukaku, minaccia numero uno di tutte le difese del campionato. La prestazione del senegalese è stata infatti fondamentale nel mantenere in equilibrio la gara fino alla fine, contenendo con intelligenza ed esperienza il centravanti più pericoloso dell’Inter. Nel finale è assalto della capolista, sfruttando soprattutto la velocità di Hakimi, ma Manolas è stato ancora una volta abile nel togliergli il pallone. Una grande prova del greco, per quanto da un anno e mezzo non avesse potuto trovare la continuità e la condizione fisica migliore. I due difensori dei partenopei, a causa dei vari infortuni, non sono infatti riusciti a giocare quasi mai insieme per registrare definitivamente la difesa di Gattuso. Doppio cambio proprio nel recupero da parte del tecnico calabrese del Napoli, con in campo anche Hysaj e Bakayoko, ma quest’ultime sostituzioni non faranno la differenza nell’inerzia della gara, quando ormai il pareggio appare evidente a tutti essere il risultato più giusto tra un’Inter sontuosa e un Napoli che ha saputo fare bene figura contro la capolista dal primo all’ultimo minuto. Viene interrotta così la striscia di successi e la serie a punteggio pieno di Antonio Conte. Non basterà l’occasione d’oro per Hakimi nel finale, perché sarà ancora una volta Manolas a negare ai nerazzurri il gol.
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Reti: Handanovic 36′ (A), Eriksen 55′
Napoli (4-2-3-1): Meret, Mario Rui, Koulibaly, Manolas, Di Lorenzo, Demme, Fabian Ruiz (Bakayoko 91′), Insigne, Zielinski (Elmas 88′), Politano (Hysaj 91′), Osimhen (Mertens 74′).
Allenatore: Gennaro Gattuso
Inter (3-5-2): Handanovic, Bastoni, De Vrij, Skriniar, Darmian (Perisic 69′), Eriksen (Gagliardini 84′), Brozovic, Barella, Hakimi, Lautaro Martinez (Sanchez 75′), Lukaku.
Allenatore: Antonio Conte
Arbitro: Daniele Doveri
Ammoniti: Koulibaly, Darmian, Demme, Politano, Mertens, Manolas, Hakimi
Espulsi: –
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