Enzo Paolo Turchi racconta la sua difficile infanzia rivelando particolari inaspettati: “Ero nutrito da una prostituta”.
Enzo Polo Turchi, ballerino, coreografo e insegnante, è anche un noto volto della televisione italiana. La sua notorietà si deve in particolar modo al suo Tuca tuca, ballato insieme a Raffaella Carrà per la prima volta nel 1971, e successivamente alla sua partecipazione a Drive In, storico programma scritto da Antonio Ricci. Qui conobbe anche Carmen Russo, che in poco tempo divenne non solo la sua partner professionale ma anche sentimentale.
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Oggi, Enzo Paolo Turchi appare sereno e felice insieme alla sua storica compagna e alla loro figlioletta Maria, attesa per molto tempo e che ha coronato il sogno più grande di mamma e papà. Ma non tutti sanno che dietro al sorriso e alla battuta sempre pronta di Enzo, in realtà si nasconde un passato difficile e burrascoso.
La difficile infanzia nei Quartieri Spagnoli
Enzo Paolo Turchi nasce nel 1949 nei Quartieri Spagnoli, caratteristico quartiere di Napoli ma anche tra i più poveri. La sua famiglia non era affatto ricca, motivo questo per cui Enzo Paolo, fin da bambino, aiutava la famiglia a racimolare qualche lira facendo i lavori più disparati e più umili. In un’intervista rilasciata lo scorso anno a Io e te, programma condotto da Pierluigi Diaco, il ballerino aveva infatti raccontato: “Si usciva al mattino per poter fare qualcosa e guadagnare 10 o 20 lire per poter comprare un panino. A sei o sette anni pulivo in una bisca dove giocavano a carte e mi davano 20 lire al giorno”.
Un’infanzia non facile, dunque, fatta non solo di povertà ma anche di solidarietà. Enzo Paolo racconta infatti che la sua famiglia e il resto degli abitanti del quartiere, spesso venivano aiutati economicamente da una prostituta: “Nel quartiere eravamo tutti poveri. Mi ricordo che c’era una signora che aveva un basso dove arrivavano gli americani e quando guadagnava qualcosina di soldi faceva la spesa per il quartiere. Si prostituiva e con i soldi che guadagnava dava da mangiare a chi ne aveva bisogno“.
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La sua vita incomincia a cambiare quando sua madre, abbandonata dal marito dopo che la coppia aveva perso due figlie piccole, lo iscrive al San Carlo di Napoli per studiare danza classica. Con sacrificio e volontà, il ballerino e coreografo diventa una stella non solo della tv italiana ma anche il protagonista di numerosi show internazionali, arrivando addirittura ad ottenere una candidatura al prestigioso premio televisivo della Rosa d’oro di Montreux, nel 1978.
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