Piacenza: cadavere decapitato affiora dal Po, si tratterebbe di Stefano Barilli

E’ stato rinvenuto un cadavere, addosso aveva i documenti di Stefano Barilli il 22enne piacentino scomparso da casa alla Farnesiana, il Centro Sportivo Farnesiana di Piacenza, il 7 febbraio. La salma è stata recuperata dai vigili del fuoco sul posto i carabinieri di Codogno e il magistrato“.

Nella mattinata del 17 aprile tragico ritrovamento sulla sponda lombarda del Po nel comune di Caselle Landi. E’ stato infatti rinvenuto un cadavere che addosso aveva i documenti di Stefano Barilli, il 22enne piacentino scomparso da casa alla Farnesiana il 7 febbraio 2021. A chiamare il 112 un pescatore che l’ha intravisto nell’acqua. Ci hanno pensato i sommozzatori e il nucleo Saf dei vigili del fuoco a recuperare la salma.

L’area è stata interdetta e sul posto sono presenti i carabinieri di Codogno che indagano a tutto campo senza escludere nessuna ipotesi. Le indagini sulla scomparsa del giovane sono state condotte nel Piacentino dalla Divisione Anticrimine della questura. Il corpo, vista la permanenza in acqua, era incastrato pare in alcune ramaglie, è in avanzato stato di decomposizione ma con addosso alcuni documenti del piacentino scomparso.

La procura disporrà l’autopsia e contestualmente potrebbe decidere per il test del Dna per risalire all’esatta identificazione del cadavere, che è di un un uomo giovane vestito di scuro. Potrebbe trattarsi del piacentino. Nelle settimane scorse le famiglie di Stefano e di Alessandro Venturelli, scomparso da Modena il 5 dicembre (al momento non è ancora stato trovato), sembravano propendere per un allontanamento da casa per colpa di una setta. Successivamente, il 18 febbraio, era spuntata una fotografia di due giovani ritratti alla Stazione di Milano Centrale.

Si era ipotizzato fossero loro ma clamorosa fu la smentita arrivata diversi giorni dopo: un giovane che studia in Svizzera si è riconosciuto nell’immagine assieme a un suo compagno di studi.

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Ora il ritrovamento del cadavere che potrebbe essere quello di Stefano Barilli apre nuove piste, anche se quella del gesto estremo era rimasta la più plausibile fino ad ora, nonostante l’ipotesi della “psico setta”.

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