Maria Grazia Carrozza, la prima donna presidente del CNR. Chi è? Qual è la sua storia professionale?
Maria Grazia Carrozza ha già il suo posto assicurato nella storia del nostro paese. Nei giorni in cui, all’interno dei partiti politici e, in particolare nel Partito Democratico, ci si accorgeva del ruolo spesso marginale delle donne e della loro cronica mancanza a ricoprire incarichi di rilievo e responsabilità, il CNR eleggeva il suo nuovo presidente. Il nome del nuovo presidente del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) è Maria Grazia Carrozza, ex ministro proprio del PD.
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Una scelta che proietta il nuovo presidente nella storia, poiché mai, prima di lei, una donna aveva ricoperto la carica più importante del più grande centro di ricerca in Italia. Una scelta non casuale. Forse mai, come in questo caso, la storia professionale del neo presidente ha inciso così profondamente nella scelta. In un paese come l’Italia, dove spesso le elezioni a cariche di primaria importanza seguono logiche incomprensibili ai più, Maria Grazia Carrozza rappresenta la scelta migliore, perché nata soltanto dal suo curriculum vitae.
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Maria Grazia Carrozza, la sua storia
Maria Grazia Carrozza ha 56 anni ed è laureata in Fisica presso l’università degli studi di Pisa. È professore ordinario di Bioingegneria Industriale. Dirige e conduce ricerche nei settori della biorobotica, della biomeccatronica, della neuro-ingegneria della riabilitazione di cui è uno dei principali esponenti. Ha inoltre ricoperto incarichi scientifici e gestionali di livello nazionale e internazionale.
Maria Grazia Carrozza è stata la più giovane rettrice italiana. Autrice di numerose pubblicazioni e brevetti, responsabile di progetti europei, cofondatrice di spin-off accademici, presidente di società scientifiche e di panel di esperti. Ha insegnato in varie università in Italia, Europa, Stati Uniti, Giappone, Corea del Sud, Cina. La prof. Maria Grazia Carrozza è attualmente Direttore Scientifico della Fondazione Don Carlo Gnocchi. Parlamentare della Repubblica, è stata Ministro dell’Istruzione e dell’Università negli anni 2013-2014.
Le sue parole dopo l’elezione
La neo eletta presidente del Consiglio nazionale delle ricerche nelle sue prime parole un commento dell’elezione, non ha potuto evitare, ovviamente, una sincera e comprensibile emozione. Soprattutto, però, vi era la piena consapevolezza che quel risultato era frutto esclusivo di studio, di impegno, di costanza. L’essere donna non l’ha certo agevolata nella sua carriera, ma lei ha continuato nella sua strada ed ora sta raccogliendo i frutti più belli. Il suo è uno straordinario esempio ed un chiaro messaggio a tutte le donne.
“Essere la prima donna alla guida del più importante e grande centro di ricerca del Paese è una sfida e una responsabilità senza precedenti. Ma anche un cambio di passo e di prospettiva. Confido sull’aiuto e sulla collaborazione di tutte le ricercatrici e ricercatori dell’Ente, sulle loro preziose indiscusse competenze e sul loro entusiasmo. “.
Cos’è il CNR?
Ricordiamo che il Consiglio Nazionale delle Ricerche è un Ente pubblico di ricerca nazionale con competenze multidisciplinari, vigilato dal Ministero dell’Università e della Ricerca. Il suo compito primario è quello di realizzare progetti di ricerca scientifica nei principali settori della conoscenza e di applicare i risultati per lo sviluppo del Paese, promuovendo l’innovazione, l’internazionalizzazione del “sistema di ricerca” e favorendo la competitività del sistema industriale. In tutto 8500 dipendenti di cui 7000 occupati nella ricerca. Sono numeri importanti, per un settore vitale in una nazione. Ora inizia una nuova era.