Si profila una vera e propria catastrofe umanitaria in Brasile: 3000 morti in 24 ore per Covid, 852 bambini deceduti in un anno di relativa epidemia
In Brasile si infiamma lo scontro politico-giudiziario dopo che a maggioranza il plenum della Corte Suprema ha cancellato le condanne inflitte nell’ambito dell’inchiesta “Lava Jato”, la Mani Pulite brasiliana, all’ex presidente Luiz Inacio da Silva, che pertanto è eleggibile e potrà candidarsi alle presidenziali del 2022, mentre il Presidente in carica Jair Bolsonaro ha commentato con “solo Dio mi rimuove dalla presidenza e mi rimuove, ovviamente, togliendomi la vita” la notizia secondo la quale il giudice Carmen Lucia, della Corte Suprema Federale, ha stabilito un termine di 5 giorni al Presidente della Camera dei Deputati, Arthur Lira, per spiegare perché non abbia analizzato le 100 richieste di impeachment presentate finora contro il presidente Bolsonaro.
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Eppure nel Paese sudamericano la vera emergenza è il Covid che continua a mietere vittime: oltre 3.000 morti al giorno per Covid e sempre più under 40 in terapia intensiva. Ma destare preoccupazione è il dato relativo ai giovanissimi: tra febbraio 2020 e il 15 marzo 2021 il virus ha ucciso ufficialmente 852 bambini fino a 9 anni di età e 518 neonati. Ma il dato è parziale: a molti non è stato effettuato un tampone perché non disponibili. Si stimano, pertanto, 2.060 piccoli morti fino a 9 anni e 1.302 neonati. La situazione è, a dir poco, drammatica: pazienti intubati senza sedativi in varie città perché le scorte sono esaurite. Per “Medici senza frontiere” è una “catastrofe umanitaria“.
Covid, in Brasile 852 bambini morti. OMS: “Primi segnali di rallentamento”
“Primi segnali che la trasmissione starebbe rallentando in diversi Paesi. Ma primi segni di calo non equivalgono a bassi tassi di trasmissione. E tuttavia i ricoveri rimangono elevati”: è il quadro epidemiologico della pandemia di Covid delineato dal Direttore del Dipartimento per l’area europea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Kluge. Tuttavia, la situazione rimane preoccupante: 1.6 milioni di nuovi casi a settimana e un totale di 3 milioni di morti. Mentre sulle trombosi rare dopo l’inoculazione di AstraZeneca, “il rischio che si manifestino è molto più alto per chi viene contagiato dal Covid che per qualcuno che ha ricevuto AstraZeneca”.
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Intanto sono 16.974, contro i 16.168 del giorno precedente, i positivi al Covid-19 in Italia nelle ultime 24 ore su 319.633 tamponi molecolari e antigenici effettuati. Secondo i dati dell’ultimo report del Ministero della Salute, sono 380 le vittime in un giorno a fronte delle 469 dell’altro ieri. Sale l’indice di positività: dal 5.3% al 4.8%. 3.417 le persone ricoverate in rianimazione: -73 nel saldo giornaliero tra entrate e uscite rispetto alla precedente rilevazione, con 211 ingressi quotidiani (-5). Nei reparti ordinari 25.587 ricoveri: -782.